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il mio blog è come la mia casa, chi vi entra sa di poter trovare accoglienza e conforto, ma con la spada vigile che protegge dal male.

sabato 20 novembre 2010

Ruby e Berlusconi, sesso al Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi nudi da Morgan ad Xfactor con Simona Ventura


Sei arrivato fino a questo post, e probabilmente hai fatto una ricerca tipicamente scienti-fica!
La foto di sopra è la prima apparsa su Google immagini dopo avere avviato la ricerca "puttanone". Ok adesso con grande senso di vergogna ammetto di avere usato la foto e gli aggettivi sotto elencati solo per vedere di quanto tale argomento potrà fare aumentare i visitatori di questo blog.
I progammi televisivi che annullerei con decorrenza immediata e distruzione di tutte le registrazioni sono: Grande Fratello; Xfactor, Pupa e il secchione, Beutiful; Uomini e donne; Ciao Darwin; C'è posta per te; Forum; Mistero; Chiambretti night; L'isola dei famosi; Chi l'ha visto; Matrix; Porta a porta; Annozero.
Di pari i personaggi che manderei a zappare la terra (la terra mi perdoni) sono: Costanzo; Maria de Filippi; Rita dalla Chiesa; Barbara d'Urso; Pupo, Paolo Conti; Pino Insegno; Luca Laurentis; Bonolis, Paola Perego; Lorena Bianchetti; Giletti; Emanuele Filiberto; Emilio Fede; Alessia Marcuzzi; Morgan; Simona Ventura; Gialappa's band; Teo Nammucari.
Aggiungo che si parla tanto di Berlusconi ed il caso Ruby Rubacuori, con la Minetti e tutte le letterine, di cui preciso non me ne potrebbe fregare di meno di scrivere tra i miei post (scluso questa vile trappola!).
E dopo questo aggancio vigliacco, prova a leggere i vari post che compongono questo blog, sono argomenti vari che trattano di esistenzialismo, politica, filosofia, esperienze personali etc.
Oppure accontentanti della foto del "puttanone" e continua la tua ricerca.
Buona navigazione. Demian

mercoledì 10 novembre 2010

ed intanto Saviano diventa la nuova letterina


Roberto Saviano, giovane promessa e promosso alla diagnosi italica di tutti i mali, l'uomo fautore del risveglio morale ed intellettuale, il partenopeo che spiegò al mondo il bene ed il male.
O molto più semplicemente, una persona diventata icona di quattro fessi, l'ennesima madonna che lacrima in questa italietta sempre a caccia dei miracoli?
Premetto che ho avuto alle dipendenze chi Roberto lo ha conosciuto da ragazzino, forse mentre girava in bici, potrei dire di conoscerne parte della storia passata, quel doloroso lutto che lo ha portato a conoscere la camorra, quella assassina e feroce, il suo battesimo è stato duro. LA solidarietà è quindi massima e affettuosa.
Ha scritto un libro che ha spopolato nel mondo, una bella opera cui va il tributo di aver recensito con fare certosino sulle vicende di una delle principali associazioni di delinquenza organizzata: la camorra. Ma, si noti, un libro che non racconta nulla di nuovo se non per il carattere di completezza recensiva, un libro che qualsiasi operatore di polizia giudiziaria, magari che lavora tra Afragola, Portici oppure i Quartieri Spagnoli, avrebbe potuto scrivere.
Quindi non una rivelazione ma una ripetizione della notizia.
Faccio il distinguo che, mentre il primo parla alle piazze sotto scorta, gli altri le piazze le vivono di giorno e di notte, con sole e freddo buttati in qualche autovettura, oppure a rileggere atti e trascrizioni, costretti a casa per paura di essere ammazzati. E la camorra spara, pure tanto, non rientri a casa per paura di essere ammazzato e ti chiudi in caserma, oppure alle tre di notte prendi figli e mogli e li porti da tua zia o chissà dove, perché il collega ti avverte che gira gente strana sotto casa tua, ed alle sette sei già a lavoro!!
Ma è la vita, ognuno interpreta la propria parte come meglio può!
Adesso, felice della sua promozione ad icona della sinistra libertà fa le apparizioni controllate in televisione, Celentano ha atteso trent'anni per potersi permettere una cavolata del genere, diventa addirittura martire politico e vittima di quella nazione che gli ha dato i natali, associa il suo nome a persone cui va il vero onore come i magistrati caduti in battaglia (quelle legali).
Pretende di sapere tutto e di poterlo spiegare ai posteri, ma di fatto fortunatamente rimane una persona liberamente in grado di esprimere le proprie opinioni e buttare fango per questioni ideologiche e preconcette (e poi che manca la democrazia).
Provasse a diventare uomo della pubblica amministrazione, oppure un politico che deve amminstrare la cosa pubblica, discutendo con colleghi e oppositori perché la ragione sta sempre nel mezzo, mai da una sola parte. Condividere, assecondare le proprie scelte per accontentare tutti e fare il bene collettivo, evitando sperperi di pubblico denaro.
Non vai mica a fare l'assessore o il dirigente affrontando gli altri con un bel monologo su quale sia la via giusta. Amministrare, gestire, comandare ed essere comandati è assai più complesso.
Invece, alla stregua delle letterine e veline passate dai vari grandi fratello, abbiamo un opinionista che non ha fatto scuola politica, ne filosofica, ne giuridica, ne giornalistica, eppure distribuisce la ricetta dell'elisir e la gente gli dà anche retta, oltre a lauta ricompensa!!

lunedì 1 novembre 2010

E l'Italia andò a ..puttane!


Questa volta sembrava la volta buona, anni e anni di vuoto cosmico, leggi e leggine adatte a vivere alla giornata, come dire il minimo sindacale. Invece per la prima volta si parla di riforme, vere riforme quali federalismo fiscale, scuola, giustizia, legge elettorale ... insomma sostanza piuttosto che le solite fesserie salva facciata. Ovviamente nel mucchio anche varie boiate ed autentiche porcate, ma la media propendeva comunque per autentiche riforme. Un inizio di governo tra i più promettenti del periodo post seconda repubblica (pessimo aggettivo giornalistico). Il premier si presenta con fare meno ironico e più condottiero, ancora con qualche modus operandi da piano bar, comunque maturo e ben consigliato dai suoi delfini, ha imparato le lezioni precedenti, e crea una squadra di governo composta da persone non male: Giulio, Renato, Bobo, Mariastella, etc. oltre a qualche zavorra che comunque, come il sale, si aggiunge sempre alla fine.
L'Italia aveva come ha tuttora bisogno di linee guida, di azione di governo decisa a superare quegli sbarramenti culturali e di inerzia patologica che, da troppi anni, ci fanno andare alla deriva. Il periodo storico-economico peraltro, porta pioggia e venti forti, giacché l'Europa si accolla il peso di governi troppo azzardati, di una crisi che sbarca direttamente dagli states, reduci da anni di scelte disastrose. Le banche creano una delle più grande crisi di settore, e i risparmi volano via. La crisi mondiale è all'analisi di specialisti di chiara fama, compreso il nostro Giulio che le idee le ha chiarissime: basta con lo Stato mammone e i figli parassiti, avanti con i risparmi di bilancio e sforzi imposti a tutti i settori di spesa pubblica. Purtroppo la logica del risparmio e del metabolismo basale non è sposata da tutti i dicasteri, qualcuno propende sempre per mantenere un minimo di visibilità in spese superflue. E si litiga!!
La sinistra che fa? vegeta come sempre, combatte per le proprie poltrone, si affanna a giustificare il motivo del proprio rigor mortis, non ha idee e progetti a medio lungo termine, annaspa nel proprio egocentrismo retrospettivo. Insomma non hanno idea di che cosa dire perché non hanno idea di cosa succede, e di conseguenza non hanno proposte degne di una opposizione costruttiva.
Si naviga a vista con visioni dualistiche, o sei fascista o comunista, si apre alla lotta sociale anziché al dialogo sociale, con risvolti che gli imbecilli e i fannulloni trovano subito il concime che attendevano. Ed iniziano le bordate trasversali, si parte con il gossip che pure i peggiori giornaletti per casalinghe avevano abbandonato. Ogni tanto un omicidio efferato riempie le prime pagine e porta in quarta le vicende di questa nostra povera Italia.
Bastava poco, sicuramente non tutto era giusto, alcuni progetti erano strampalati e faziosi, ma davvero si poteva cambiare qualcosa, riformare quei settori ammalati: scuola, giustizia, pubblica amministrazione, spesa pubblica folle, eliminare istituti tumorali come: province; assunzioni indecorose di fannulloni e drogati senza regola dagli enti locali; enti culturali in mano a quattro professori come delle case private; etc.
Invece tra froci e puttane, tra morti e vacanzieri, tutto è finito in una bolla di sapone sporca di fango! Coma nella migliore tradizione, si è bruciata ogni occasione di fare, dedicandosi solo al come e al quando, e lasciando tutto invariato. Tutto ruota su quattro puttane e altrettanti froci, qualche ladro di galline, con una strategia da “spina nel fianco” che manco i migliori manuali di destabilizzazione politica di STASI e CIA dei vecchi tempi.
La sinistra applaude soddisfatta, ridacchia delle continue trappole ben riuscite, chi governa ha perso la grinta necessaria e pensa al cerottino giornaliero, oppure allo share mattutino. Ma intanto nessuno da regole a questa deriva sociale, morale, economica, del diritto, dei doveri, etc.
Ma vale la pena far morire i propri figli per il piacere di vedere soffrire il proprio nemico? io non credo proprio.
Mi viene in mente la storia del genio che chiede a colui che lo libera, dimmi un tuo desiderio ed io ti prometto che lo realizzerò, ma bada che al tuo peggiore nemico raddoppierò quanto da te chiesto. E lui rispose, allora cavami subito un'occhio.
Chissà come la racconteranno fra decenni gli storici.