tag:blogger.com,1999:blog-71231833464461912222024-02-02T04:07:02.181+01:00Pensiero liberoUnknownnoreply@blogger.comBlogger106125tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-6196295183441405612015-06-02T17:45:00.004+02:002015-06-02T17:48:34.243+02:00Le facce delle persone normali mentre ...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwI3AAKWSyddp0BqiPrKsu636yyOx1cbumNrn51a4_AGw4XQ-fwtxH4uIeNA_bYm_JvyHUroOv2ZhjQmIKeFA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;">SI CONSIGLIA LA VISIONE AD UN PUBBLICO MAGGIORENNE</span></div>
<br />
<br />
Video tratto da un pezzo apparso su<strong> VICE Media LLC </strong><a href="http://www.vice.com/">http://www.vice.com/</a><br />
consultabile al link <a href="http://www.vice.com/it/read/beautiful-agony">http://www.vice.com/it/read/beautiful-agony</a><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: red;"></span> </div>
<em>non si esprimono commenti in quanti i volti non hanno bisogno di parole, almeno in un contesto dignitoso che non cade nel banale!</em>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-65081923509554537102015-02-14T17:01:00.001+01:002015-02-14T17:06:34.267+01:00Rapporto Eurispes, ciò che non dovete sapere<div class="irc_mutc">
<br />
<div class="irc_mutc">
<a class="irc_mutl" data-ved="0CAcQjRw" href="http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0CAcQjRw&url=http%3A%2F%2Fwww.eurispes.eu%2F&ei=Gm7fVLKDLcHnas6EgMgE&bvm=bv.85970519,d.d2s&psig=AFQjCNHbmhb-dfyw5YZdMh7oW7UZkg2gew&ust=1424015246488892" jsaction="mousedown:irc.rl;keydown:irc.rlk"><img class="irc_mut" height="160" kasperskylab_antibanner="on" src="https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRK5bEGIUEcIMhSDe-HzV-X_FLvhxVVQG8m7Z6QqilIjVhlazc8" style="margin-top: 0px;" width="200" /></a></div>
<div align="justify">
<em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: 0.8pt;"><b></b></span></span></span></span></em> </div>
<div align="justify">
<em><span style="color: black;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="letter-spacing: 0.8pt;"><b></b></span></span></span></span></em>
<br />
<div align="justify">
<em><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; letter-spacing: 0.8pt;"><b>tratto
da: http://eurispes.eu/</b></span></span></span></em></div>
<span style="color: white;"></span><br />
<div align="justify">
<em><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: white; letter-spacing: 0.8pt;"><b>Il
Grande Fardello, ovvero la Burocrazia e Fisco, sono il vero gancio
che trattiene l’Italia. Un freno alla fuoriuscita del Paese dalla
crisi che lo attanaglia e alla ripresa di un’economia che potrebbe
contare sull’enorme potenzialità della quale dispone ancora
l’Italia. Una potenza inespressa, imbrigliata e condizionata da un
sistema di regole e vincoli soffocanti. E l’avvio del percorso di
riforme che il governo sta tentando di imboccare è l’unica via di
uscita possibile, sempre che si riescano a superare le resistenze
interne al nostro sistema che lottano per il mantenimento dello statu
quo, fatto di privilegi, corporativismi, spartizioni e interessi
consolidati.</b></span></span></span></em></div>
<span style="color: white;"> </span><br />
<span style="color: white;"></span><br />
<div align="justify" style="letter-spacing: 0.8pt;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="color: white; font-size: small;"><b>Siamo
all'ennesima pubblicazione del rapporto Eurispes nel totale
disinteresse della stampa iper-controllata italiana, nessun rilancio
per un documento che non vuole fare altro che presentare uno stato
delle cose a cui nessuno vuole prestare attenzione: l'Italia va a
rotoli vittima dell'inefficienza, dell'incompetenza, della disparità
tra amministratore ed amministrato.</b></span></span></div>
<span style="color: white;"></span><br />
<div align="justify" style="letter-spacing: 0.8pt;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="color: white; font-size: small;"><b>Non
parliamo di studi anti regime, ma semplicemente di studi senza regime
di controllo partitico, figli del volersi affacciare su una finestra
priva di filtri e specchi colorati, da cui si vede un'Italia per
quello che è diventata.</b></span></span></div>
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-23049116563107674702015-01-02T17:43:00.005+01:002015-01-02T17:52:39.433+01:00RYANAIR ....parliamone bene!<br />
<div class="irc_mutc">
<a class="irc_mutl" data-ved="0CAcQjRw" href="http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0CAcQjRw&url=http%3A%2F%2Fwww.siciliafan.it%2Fryanair-assume-in-sicilia-disponibili-1450-posti%2F&ei=Z8mmVOmuAcGEPMPPgYAD&bvm=bv.82001339,d.bGQ&psig=AFQjCNGJ0JNpHFc3GiGAdWcEcq-CjHO53A&ust=1420303067046101"><img class="irc_mut" height="216" src="https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRRwqO4vAMCbdUQOYhPnQzVxP_4qLFz1PPErG48RrNxBpSQj-E_" style="margin-top: 0px;" width="320" /></a></div>
<div class="irc_mutc" style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
La vita del
viaggiatore, almeno di quello che cerca posti nuovi e forti emozioni,
è sovente carica di ricordi anche per gli imprevisti che si
affacciano durante il viaggio. Tante sono quelle attivazioni che ti
fanno rivalutare piani e spese, la mancanza di persone oppure la
ricerca di un contatto disperso, il mezzo di trasporto scomparso e
l'acquazzone imprevista.
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E che dire degli
incontro non previsti che ti rivoluzionano il viaggio?</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Nella mia pochezza
di esperienze di viaggio, ho sempre reagito con spirito di
adattamento a tutto quanto poteva avvenire in itinere, spesso godendo
degli imprevisti. Con la mia compagna abbiamo coniato il motto che i
posti migliori si scoprono sbagliando strada. Lontano da me qualsiasi
diavoleria e app che indica quanti passi devi fare, al rogo il
camminare con il telefonino in mano e peggio ancora con navigatori
con tanto di voce da imbecille preregistrata.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Viaggiare vuol dire
scoprire, vuol dire vivere attimo per attimo, al massimo posso
accettare un itinerario studiato con Google maps, ma poi tutto
rigorosamente in presa diretta!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Veniamo al dunque
del mio problema che genera questo post, il 12 dicembre 2014 avevo un volo
internazionale che mi doveva riportare in Italia con vettore RYANAIR.
Tale compagnia, in modo formale, mi comunica due giorni prima che il
volo veniva cancellato per cause di forza maggiore. Al momento non
avevo accesso alla rete, per cui mi accontento della notizia via SMS,
quindi mi organizzo per avere accesso alle rete e scoprire, il
giorno dopo, che l'Italia veniva totalmente paralizzata in tutte le
sue risorse di trasporto, sia interne che verso l'estero!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Uno avvenimento
sciagurato che ben rappresenta il delirio di onnipotenza del
sindacato italiano. Ma non voglio perdere tempo a parlare del
sindacato italiano, a cui comunque va la mia profonda disistima.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Fortuna vuole che mi
trovavo in Germania, nonostante la totale impossibilità di arrivare
in Italia con qualsiasi mezzo, per la citata paralisi dei trasporti,
con una settimana di viaggio che ci aveva stancato, e la bambina con
la febbre per un inizio di influenza stagionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
All'inizio ho avuto
rabbia, poi rassegnazione, ed infine speranza e certezza grazie
all'organizzazione <i>in primis </i>del servizio assistenza di
RYANAIR, e poi alla perfetta e sincrona gestione delle autorità
aeroportuali tedesche.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In buona sostanza,
ho prima tentato in rete un approccio con varie autorità italiane,
totalmente inutile visto che non mi hanno considerato neanche con una
ricevuta di risposta alle mail. Poi mi sono affidato alla gestione
irlandese e tedesca della crisi, che hanno dimostrato una efficienza
ed una umanità eccezionali.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
I tedeschi mi hanno
messo nelle condizioni di attendere il volo successivo (dopo due
giorni) mettendomi a disposizione una organizzazione che mi ha
aiutato ad individuare istantaneamente una soluzione pratica ed
efficace, visto anche lo stato di salute della bambina.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
RYANAIR è
ammirevole per la disponibilità del proprio servizio assistenza a terra, che
ha pianificato un volo alternativo, mi ha spesato il pernotto già
individuato dei tedeschi, ed infine con due sole email ed una format
(precompilato da loro!) mi hanno rimborsato le spese di taxi e cibo.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ovviamente si potrà
dedurre che stiamo parlando di procedure ovvie e standardizzate che
tutte le compagnia ed autorità aeroportuali attuano in tali
casistiche, ma quello che voglio evidenziare è quel fattore umano di
ascolto e di cortesia che in Italia non avevo mai visto.
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Non mi lamento per
esterofilia preconcetta, ma per una infinita serie di disservizi
occorsi con i principali operatori aeronavali negli
scali nazionali, dove mi sono sempre ritrovato a fare file
chilometriche per parlare con un operatore scoglionato, incapace ed
arrogante e totalmente abietto qualora l'interlocutore parlasse
l'inglese, che mi liquidava con un “non posso fare nulla in quanto
non dipende da me” oppure, peggio, rimandandomi ad improbabili numeri verdi
dallo squillo infinito ed a cui nessuno avrebbe mai dato risposta.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma perché è così
difficile essere gentili ed onesti quanto il viaggiatore inguaiato ti
si presenta con il sudore in fronte? Cosa costa offrire un sorriso ed
una risposta sensata e ragionata?</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Non lo capisco.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-69729189895342211342014-11-30T11:39:00.002+01:002014-11-30T11:40:24.587+01:00EBOLA, caso zero in Italia, tutto bene a parte la salute!<div style="text-align: justify;">
Fare commenti su avvenimenti importanti che hanno riflessi sulla società e sulla vita delle persone è come avventurarsi nell'oceano con il gommone. Quindi non avendo competenze specificatamente sanitarie sui protocolli di gestione di Ebola, mi soffermo ad osservare alcune notizie che si susseguono.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con una tragicomica tipicamente italiana, in cui una serie di eventi connessi e disconnessi si avvolgono in un marasma di disinformazione, di allarmismi e rassicurazioni: Provo a mettere tutto in piano per definire un contesto logico, che fa trasparire il pressapochismo delle fonti e dei redattori della comunicazione nelle sue varie forme.</div>
<div style="text-align: justify;">
In primis una malattia definita epocale, confinata in terra d'Africa per anni e monitorata dall'OMS come un detenuto all'ultimo miglio. Talmente bene che si è verificata una diffusione di Ebola in breve tempo, a macchia di leopardo a dimostrazione dell'incapacità di contenimento dei controlli sanitari, ovviamente in stati già soggetti a piaghe di varia natura.</div>
<div style="text-align: justify;">
Emergency proiettata in territorio ostile da subito, affronta come suo solito le carestie con le pochezze della medicina di guerra. </div>
<div style="text-align: justify;">
Primo evento: In Italia il fenomeno è subito visto come lontano, il virus è una cosa che non può appartenerci nonostante un flusso migratorio perenne che porta migliaia di clandestini nei nostri porti senza che sia stabilito subito un protocollo sanitario a tutela di tutti (e principalmente dei clandestini quali ipotetici vettori di malattia ad altissima mortalità se provenienti da aree a rischio). Probabilmente la politica nazionale ha paura di creare dei controlli appartenenti al passato peggiore della nostra umanità, ma questo non giustifica affatto l'inerzia e il disinteresse al problema.</div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo evento: dall'Africa il patron afferma che in caso di contagio mai e poi mai avrebbe acconsentito di essere curato in Italia, conscio dell'impossibilità di avere sollievo e guarigione. Pertanto avrebbe preferito soggiornare in ospedale ed aiutare il prossimo (nobile gesto ma forse più propagandistico che ragionevole).</div>
<div style="text-align: justify;">
Terzo evento: in Italia scoppia la paura a seguito delle continue report, anche marchiate OMS che prima taceva, dove si urla al panico e si ammette di avere perso il controllo della diffusione di Ebola.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quarto evento: l'Italia definisce i protocolli di gestione dei casi di Ebola, ne da ampia diffusione a mezzo stampa e tutti a lamentarsi come sempre, dal tutti fuori al tutti sani al tutti fratelli, in un caotico sfinimento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quinto evento: abbiamo il caso zero nazionale, un medico ha contratto la malattia (in effetti non è chiaro cosa abbia o non abbia, quali sia lo stato del paziente ed il motivo di contagio) pertanto in modo vago si crea il binomio medico di emergency ed Ebola. Per fortuna il malato sta bene, ma si osservi che non è rimasto in terra di contagio come qualcuno professava prima, rientra in patria con tanto di dirette televisive in pompa magna.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sesto evento: qui da noi tutto funziona, per fortuna, il malato sta bene e tutti sanno cosa fare. Ma come, e gli allarmismi di qualche ora prima, la paura di una malattia in cui quasi sempre si muore, ed anche con una certa brutalità oserei aggiungere? Non altro perché se si tratta di ebola, vuol dire che tutta l'attività medica di laboratorio ha confermato la presenza del virus e quindi c'è ben poco da stare sereni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Settimo evento: il paziente sta male, poche ore fa si diffonde questa notizia. Qui mi fermo per il rispetto ad una persona sofferente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
MORALE: ma smettetela di riempire i giornali e la tv di fesserie di regime, almeno nelle cose serie siate onesti con la gente, non prendeteci sempre in giro come fossimo un popolo di lobotomizzati. Nessuno chiede l'allarme rosso per ogni raffreddore, ma non è corretto negare ciò che è banalmente consultabile nel sito dell'OMS con tutte le schede tecniche sulla malattia Ebola, basta leggere le notizie che arrivano dalla varie ONG impegnate in Africa, basta leggere la stampa africana e vedere quanti morti ammassati nei cortili degli ospedali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/">http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<img alt="Map of the Ebola virus disease development in West Africa, 29 October 2014." src="http://www.who.int/entity/csr/disease/ebola/geographic-map-29-oct-2014-thumb.png" height="257" width="400" /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-70400511865251954982014-09-15T19:46:00.000+02:002014-09-23T22:10:51.268+02:00Presa diretta - la gramigna di RAI TRE<img class="rg_i" data-src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSPdtUIQippSXBSwEik8B39axB3uHKymT0LwOXOFiecySC1Lr9Tww" data-sz="f" height="266" jsaction="load:str.tbn" name="NglJjcljeBrP_M:" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSPdtUIQippSXBSwEik8B39axB3uHKymT0LwOXOFiecySC1Lr9Tww" style="height: 183px; margin-left: -9px; margin-right: -10px; margin-top: 0px; width: 275px;" width="400" /><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L'erba del vicino
sarà pure più buona, così come l'erba sarà dura da estirpare se è
gramigna, così come se è marijuana sarà più buona quanto più è
sballone il pusher. Ed ovviamente con i luoghi comuni ci si campa e
si parla per ore. Il problema è quando i luoghi comuni alimentano
una discussione seria, che affronta in modo giornalistico un tema
quale la tossicodipendenza dei giovani (ed i non più) italiani.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ieri 14 settembre
Presa Diretta, il programma di inchiesta curato da <span style="color: lime;">RAI TRE</span> si è
occupato proprio dell'erba del vicino, facendo un'ottima inchiesta
sulla presenza e diffusione delle varie e più consumate droghe nel
mercato italiano attuale. L'impostazione tipicamente
sensazionalistica ha catalizzato l'attenzione del pubblico nella
prima parte del programma, imprimendo con un sonoro schiaffo
mediatico la realtà di un'assuefazione dei giovani (dalla fascia
protetta dei dodicenni fino ai mammoni over quaranta) alle varie erbe
da fumo, alle pasticche e polveri di amfetamine e chetamina, cannabinoidi ed
eroine di varie specie, con corollario dei metodi di assunzione più
variegati.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Insomma quello che
ogni genitore dovrebbe sapere e non vuole vedere, quello che è tabù
per ogni operatore scolastico e politico, se si escludono quegli
sfrontati fuori dal coro degli ipocriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E fin qui tutto va
bene, se non fosse per lo schifo che è negli occhi di tutti, e così
fino a quando si arriva al solito risvolto politico che denota tutta
la produzione della <span style="color: red;">ROSSA RAI TRE</span>.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Cosa fanno i
politici italiani per scongiurare una ulteriore degrado, o meglio per
anestetizzare questa situazione? Ovviamente non si parla dei politici
attuali, mai sia che vi sia un minimo riferimento alle politiche
sulla droga (ma ce ne sono?).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Tutto il marcio
viene ovviamente addossato alla famigerata FINI GIOVANARDI, che ha
cercato di contrastare il problema inasprendo il reato di detenzione
di stupefacenti, consentendo agli operatori di giustizia l'arresto
anche per le dosi minime. La legge forse non era perfetta, ma siamo
sicuri che la depenalizzazione sia la soluzione perfetta? Certo che
sì, basta andare a controllare l'esempio del Portogallo, dove appare
- secondo il giornalista - un mondo perfetto, nessuno va in carcere,
anzi vengono gli operatori e ti regalano il kit del piccolo tossico
per darti una mano.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ecco il mondo
migliore, applicabile ovviamente anche a mignotte ed omosessuali nel
perfetto stile liberista delle sinistre italiane, anarchico con se
stesse e fascista con gli altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma siamo sempre nel
campo dei teoremi, e quindi libera voce in libero stato.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Il problema è
strettamente collegato a come si imposta una comunicazione di tipo
talebano in un programma diffuso, come si reindirizza un problema
universale come la tossicomania (ed anche la deriva delle nuove generazioni,
l'incapacità degli operatori sociali, l'incompetenza di educatori e di garanti di una giusta giustizia a
sostenere il peso di questo problema) su una legge certamente non
perfetta e probabilmente facinorosa come la FINI GIOVANARDI.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Come mai non si è
parlato di cosa c'era prima e di cosa è arrivato dopo?</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma poi offende anche
la richiesta spudorata di introdurre la depenalizzazione del reato di
consumo, detenzione e spaccio, dopo avere fatto un casino incredibile
per l'avvenuta depenalizzazione dei reati fiscali. E' giusto finire
in carcere per una fattura omessa, ma si è liberi di farsi di eroina
con i relativi costi erariali per il recupero oppure andare a vendere
amfetamine nelle scuole media.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma allora quale
accidenti è la regola da seguire, carcere per i reati che non mi
piacciono e caramelle per i reati che mi piacciono?</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Quale è la
credibilità di uno stato che sforna continuamente leggi che si
accavallano e contraddicono, e quale è la cura per chi contravviene
alle regole stabilite se il tutto può essere sempre addossato ai
fenomeni di deriva e costume, e mai e poi mai emerge la
responsabilità individuale.
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-54946965570597192002014-03-01T19:49:00.003+01:002014-03-02T17:35:33.324+01:00LIGABUE Per sempre<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/apdyOsgt7xQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<span style="color: blue;">"Un brano che mi ha affascinato in modo particolare, parole profonde che solo il Liga poteva musicare. Tra le parole trovi una parte di te, figlio e padre, senti un pezzo della tua vita che si allontana e ne vivi un altro che si avvicina, respiri ricordi che forse ancora devi vivere o che avevi dimenticato, lasciati nel cassetto impolverato del tempo perduto. Per sempre è una condizione che non puoi scegliere, puoi decidere consciamente o meno di saltare tra spazi che non ricorderai, puoi muoverti vuoi tra le righe di un quaderno che stai scrivendo oppure che stai leggendo, ma tutto quanto sarà per sempre...."</span><br />
<br />
Mio padre che mi spinge a mangiare<br />
e guai se non finisco<br />
mio padre che
vuol farmi guidare<br />
mi frena con il fischio<br />
il bambino più grande mi
mena<br />
davanti a tutti gli altri<br />
lui che passa per caso mi salva<br />
e mi
condanna per sempre<br />
mio padre di spalle sul piatto<br />
si mangia la vita<br />
e
poi sulla pista da ballo<br />
fa un valzer dentro il suo nuovo vestito
<br />
<br />
<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il
tempo<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
c’è un istante che rimane lì piantato
eternamente<br />
<br />
e lei che non si lascia afferrare<br />
si piega indietro e ride<br />
e lei che
dice quanto mi ama<br />
e io che mi fido<br />
e lei che mi toccava per prima<br />
la
sua mano bambina<br />
vuole che le giuri qualcosa<br />
le si gonfia una vena<br />
e
lei che era troppo più forte<br />
sicura di tutto<br />
e prima di andarsene mi dà il
profilo<br />
con un movimento perfetto<br />
<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il
tempo<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
c’è un istante che rimane lì piantato
eternamente<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
<br />
mia madre che prepara la cena<br />
cantando sanremo<br />
carezza la testa a mio
padre<br />
gli dice vedrai che ce la faremo<br />
<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il
tempo<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
c’è un istante che rimane lì piantato
eternamente<br />
per sempre<br />
solo per sempre<br />
cosa sarà mai portarvi dentro
solo tutto il tempo<br />
<br />
<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-41749884385715095152013-11-12T20:56:00.000+01:002013-11-12T20:59:43.501+01:00Farmaci per curare la gente sana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/9MsvlZl7DMQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-22689414502122022432013-11-12T16:43:00.000+01:002013-11-12T16:44:02.933+01:00Il Fallimento della Psichiatriatratto da <a href="http://www.anticorpi.info/">http://www.anticorpi.info/</a><br />
<div class="post-header" style="background-color: white; color: #444444; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 10px; line-height: 15px; margin: 0px 0px 1.5em;">
<div class="post-header-line-1">
</div>
</div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-8464467024827035049" style="background-color: white; color: #444444; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.4; position: relative; width: 468px;">
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJU-LsaUa3E8hoQ772le6BOh1dsKHpeVMdmsL79fGGmAJjO4Zxs81VI6_PNugJqlRgeII7ILk0cIH76aJMP44_qIMDZHQy0uCnDwdjxgIrFf2kccaAOXY5_BU8DAUxPxbOTltpeM9Rq0s/s1600/Cervello-macchina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; color: #15300a; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-decoration: none;"><img alt="psichiatria, farmaci, meccanismo mentale" border="0" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJU-LsaUa3E8hoQ772le6BOh1dsKHpeVMdmsL79fGGmAJjO4Zxs81VI6_PNugJqlRgeII7ILk0cIH76aJMP44_qIMDZHQy0uCnDwdjxgIrFf2kccaAOXY5_BU8DAUxPxbOTltpeM9Rq0s/s200/Cervello-macchina.jpg" style="border: 0px solid rgb(102, 102, 102); padding: 5px; position: relative;" title="testa macchina" width="190" /></a>Frankpro</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella nostra società gli addetti alla cura della malattia mentale sono gli psichiatri. Questi professionisti, sebbene abbiano seguito un percorso di studi ed una formazione in tutto e per tutto equivalente a quella degli altri medici (addetti alla cura del corpo), <span style="color: #990000;">vengono da questi ultimi considerati medici di seconda categoria.</span> E' notorio ma non è un aspetto casuale, bensì la proiezione del c.d. “dogma biomedico” nelle relazioni fra tipi di addetti alla cura.<br />
<br />
<a href="http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7123183346446191222" name="more"></a><span style="color: #990000;">Nel dogma infatti si professa che i meccanismi biologici siano la base della vita, gli “eventi mentali” invece sono solo <i>successivi </i>rispetto a questi e dunque vanno posti in<i>subordine</i>. </span>Fa d'uopo che i medici che si occupano di eventi mentali siano soltanto professionisti di “serie b”?! Mettiamola così.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come hanno reagito gli psichiatri dinanzi a questa situazione frutto di un fondamento apparentemente ineludibile della suprema scienza medica? Semplice: cercando di aderirvi il più possibile! Per lo meno: <span style="color: #990000;">la maggior parte degli psichiatri </span>- pena il fatto, meschino ai loro occhi, di doversi sentire non più dei “veri scienziati” che si sarebbero occupati di fatti, ma solo di inafferrabili eventi - <span style="color: #990000;">ha deciso di andare nella direzione suggeritagli dai colleghi. </span>Alcune fazioni minoritarie invece hanno preferito rimanere in disparte, qualcuno col punto interrogativo stampato sulla fronte, altri invece semplicemente smarriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così, <span style="color: #990000;">la maggioranza degli psichiatri si son rimboccati le maniche per ridefinire la malattia mentale come il risultato dell'ennesima forma di disorganizzazione di certi meccanismi fisiologici, biochimici, che alla fine incidono sull'organo cervello, anziché sull'organo cuore, o milza o fegato che sia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">In questo senso dunque, la malattia mentale è uguale a quella fisica, soltanto che agisce sul cervello, anziché su un altro organo.</span> I sintomi cardiaci e quelli mentali sono solo sintomi di due tipi di malattie diverse che comunque originano da un disordine nelle nostre cellule e molecole. Il microscopio, secondo loro, accorrerebbe lesto ad attestarlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo, che in realtà è un mero svilimento concettuale, ha prodotto una situazione curiosa. Infatti, <span style="color: #990000;">quelli che la notabile scienza medica definisce “guaritori” operano con tecniche diciamo psicologiche persino su malattie fisiche. Gli psichiatri invece si son messi ad utilizzare gli stessi sistemi di cura dei colleghi del corpo, per guarire le turbe mentali!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il cd “orientamento organico” della psichiatria ha cioè trapiantato i concetti prima, ed i metodi poi, della medicina che cura il corpo. Non solo, ma <span style="color: #990000;">ci si è sforzati di creare un forte sistema di classificazione (riduzionista) nell'ambito dei mali della mente, per correlare in maniera inequivocabile specifici disturbi biochimici / fisiologici a determinati sintomi mentali, dunque malattie e relative diagnosi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">Ma la cosa bella è che questo approccio non ha dato affatto i risultati sperati, anzi, si può dire con certezza, senza timore di essere smentiti, che ha fallito quasi completamente. </span>E, paradosso dei paradossi, continua però imperterrito ad essere largamente applicato?!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa fanno in soldoni oggi gli psichiatri, per curare la malattia mentale? Lo stesso degli urologi, gli internisti, gli pneumologi, ecc: <span style="color: #990000;">prescrivono farmaci. Questi farmaci però hanno come bersaglio <i>i sintomi. </i>Cioè cancellano o alleggeriscono i sintomi dei mali psicologici dei pazienti. Niente di più.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il che è esattamente, dannatamente <i>contro-terapeutico!</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se infatti si guarda alla salute della persona in un'ottica olistica, <span style="color: #990000;">si sa bene che la malattia deriva da una cattiva o mancata valutazione di una esperienza / informazione, che la vita ci chiede di integrare. Il manifestarsi dei sintomi indica un tentativo, da parte dell'organismo, di indicarci un problema e una strada, un modo per superarlo ed acquisirlo nella nostra coscienza.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">E la psichiatria, nel suo acquisito orientamento bio-medico, <i>distrugge quei sintomi!</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">La vera terapia sarebbe quella di costituire in primo luogo un ambiente protetto ed armonioso per il paziente, in cui i suoi sintomi si possano manifestare in modo chiaro, persino in tutta la loro intensità. In quell'ambito un professionista potrebbe aiutarlo a realizzare quella integrazione di coscienza. </span>Quel professionista dovrebbe essere un esperto delle manifestazioni dell'intero spettro umano della personalità. Ciò che accade invece è che nelle istituzioni in cui i pazienti vengono condotti, <span style="color: #990000;">ci si ritrova dinanzi gli psichiatri che prescrivono i farmaci, mentre gli psicologi, che al limite avrebbero una preparazione ed un approccio chiaramente più adatto al problema, restano subordinati ai primi, avendo in quest'ambito una mera funzione ancillare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">In buona sostanza, l'estensione del modello biomedico ai problemi mentali è un mostruoso insuccesso, di cui non si vuole prendere atto.</span> Se pure gli sforzi per creare un sistema diagnostico organico dei mali mentali giungesse ad un punto, esso sarebbe ugualmente inutile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perché, come detto, <span style="color: #990000;">il problema mentale va affrontato con modelli psicologici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;">La nozione di malattia senza un rapporto con la personalità del paziente, la sua famiglia, la società in cui vive, le sue convinzioni, l'ambiente, ecc è soltanto un mito, afferma il Prof Thomas Szasz, tra i più radicali contestatori del modello biochimico. Ed in questo senso, in quest'ottica, la malattia fisica e mentale sono la stessa cosa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Solo che la ristretta cornice dell'attuale scienza medica lo trascende, per restare sul conveniente territorio degli alambicchi e delle provette. Territorio in cui l'uomo è giusto un insieme di cellule ed organi da bombardare con la chimica.</div>
<div>
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-23849231675822908142013-08-20T17:41:00.000+02:002013-08-21T19:41:16.385+02:00Miles Davis live at Isle of Wight<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/-sXN8G4laVE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
Che periodo magico il raduno all'isola di Wight, sarà una mia recente ripresa delle letture di KEROUAC ma sentire questa musica accende il mio lato "devil & bird"<br />
buon ascolto Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-17613686573230590692013-08-20T17:34:00.001+02:002013-08-20T17:34:12.740+02:00Signoraggio e banche, il primo nemico di Hitler<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana;">tratto da <a href="http://www.disinformazione.it/hitler_lincoln.htm">http://www.disinformazione.it/hitler_lincoln.htm</a></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana;"></span> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana;">Hitler imitò il sistema monetario
di Lincoln</span><span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">di
Ellen Brown – tratto da <a href="http://www.altrainformazione.it/wp/la-fonte-del-potere-2/signoraggio-la-linfa-vitale-dei-poteri-forti/hitler-imito-il-sistema-monetario-di-lincoln/" style="color: blue; text-decoration: underline; text-underline: single;">http://www.altrainformazione.it/wp/la-fonte-del-potere-2/signoraggio-la-linfa-vitale-dei-poteri-forti/hitler-imito-il-sistema-monetario-di-lincoln/</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 31.9pt 0pt 27pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">“<i>Non siamo stati così sciocchi
da creare una valuta collegata all’oro, di cui non abbiamo disponibilità, <br />ma
per ogni marco stampato abbiamo richiesto l’equivalente di un marco in lavoro o
in beni prodotti. <br />Ci viene da ridere tutte le volte che i nostri finanzieri
nazionali sostengono che il valore della valuta <br />deve essere regolato
dall’oro o da beni conservati nei forzieri della banca di stato</i>“.
</span><span lang="EN-GB" style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">(Adolf
Hitler, citato in Hitler’s Monetary System, www.rense.com, che riprende
C.C.Veith, Citadels of Chaos, Meador, 1949). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Quello di
Guernsey (politico del Minnesota, ndr), non fu dunque l’unico governo a
risolvere i propri problemi infrastrutturali stampando da solo la propria
moneta. Un modello assai più noto si può trovarlo nella Germania uscita dalla
Prima Guerra Mondiale. Quando Hitler arrivò al potere, il Paese era
completamente, disperatamente, in rovina.<br />Il Trattato di Versailles aveva
imposto al popolo tedesco risarcimenti che lo avevano distrutto, con i quali si
intendeva rimborsare i costi sostenuti nella partecipazione alla guerra per
tutti i Paesi belligeranti. Costi che ammontavano al triplo del valore di tutte
le proprietà esistenti nella Germania. La speculazione sul marco tedesco aveva
provocato il suo crollo, affrettando l’evento di uno dei fenomeni d’inflazione
più rovinosi della modernità. Al suo apice, una carriola piena di banconote, per
l’equivalente di 100 miliardi di marchi, non bastava a comprare nemmeno un tozzo
di pane. Le casse dello Stato erano vuote ed enormi quantità di case e di
fattorie erano state sequestrate dalle banche e dagli speculatori. La gente
viveva nelle baracche e moriva di fame. Nulla di simile era mai accaduto in
precedenza: la totale distruzione di una moneta nazionale, che aveva spazzato
via i risparmi della gente, le loro attività e l’economia in generale. A
peggiorare le cose arrivò, alla fine del decennio, la depressione globale. La
Germania non poteva far altro che soccombere alla schiavitù del debito e agli
strozzini internazionali. O almeno così sembrava.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Hitler e i
Nazional-Socialisti, che arrivarono al potere nel 1933, si opposero al cartello
delle banche internazionali iniziando a stampare la propria moneta. In questo
presero esempio da Abraham Lincoln, che aveva finanziato la Guerra Civile
Americana con banconote stampate dallo Stato, che venivano chiamate
“Greenbacks“. Hitler iniziò il suo programma di credito nazionale elaborando un
piano di lavori pubblici. I progetti destinati a essere finanziati comprendevano
le infrastrutture contro gli allagamenti, la ristrutturazione di edifici
pubblici e case private e la costruzione di nuovi edifici, strade, ponti, canali
e strutture portuali. Il costo di tutti questi progetti fu fissato a un miliardo
di di unità della valuta nazionale. Un miliardo di biglietti di cambio non
inflazionati, chiamati Certificati Lavorativi del Tesoro. Questa moneta stampata
dal governo non aveva come riferimento l’oro, ma tutto ciò che possedeva un
valore concreto. Essenzialmente si trattava di una ricevuta rilasciata in cambio
del lavoro e delle opere che venivano consegnate al governo. Hitler diceva: “Per
ogni marco che viene stampato, noi abbiamo richiesto l’equivalente di un marco
di lavoro svolto o di beni prodotti“. I lavoratori spendevano poi i certificati
in altri beni e servizi, creando lavoro per altre persone.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;"><b>Nell’arco
di due anni, il problema della disoccupazione era stato risolto e il Paese si
era rimesso in piedi. Possedeva una valuta solida e stabile, niente debito,
niente inflazione, in un momento in cui negli Stati Uniti e in altri Paesi
occidentali erano ancora senza lavoro e vivevano di assistenza</b>. La Germania
riuscì anche a ripristinare i suoi commerci con l’estero, nonostante le banche
estere negassero credito e dovesse fronteggiare un boicottaggio economico
internazionale. Ci riuscì utilizzando il sistema del baratto: beni e servizi
venivano scambiati direttamente con gli altri paesi, aggirando le banche
internazionali. Questo sistema di scambio diretto avveniva senza creare debito
nè deficit commerciale. L’esperimento economico della Germania lasciò alcuni
durevoli monumenti al suo processo, come la famosa Autobahn, la prima rete del
mondo di autostrade a larga estensione.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Di Hjalmar
Schacht, che era all’epoca a capo della banca centrale tedesca, viene spesso
citato un motto che riassume la versione tedesca del miracolo del “Greenback”.
Un banchiere americano gli aveva detto: “<i>Dottor Schacht, lei dovrebbe venire
in America. Lì abbiamo un sacco di denaro ed è questo il vero modo di gestire un
sistema bancario</i>“. Schacht replicò: “<i>Lei dovrebbe venire a Berlino. Lì
non abbiamo denaro. E’ questo il vero modo di gestire un sistema bancario</i>”
(John Weitz, Hitler’s Banker Warner Books, 1999).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Benchè
Hitler sia citato con infamia nei libri di storia, egli fu popolare presso il
popolo tedesco. Stephen Zarlenga, in <i>The Lost Science of Money</i>, afferma
che ciò era dovuto al fatto che egli salvò la Germania dalle teorie economiche
inglesi. Le teorie secondo le quali il denaro deve essere scambiato sulla base
delle riserve aurifere in possesso di un cartello di banche private piuttosto
che stampato direttamente dal governo. Secondo il ricercatore canadese Henry
Makow, questo fu probabilmente il motivo principale per cui Hitler doveva essere
fermato; egli era riuscito a scavalcare i banchieri internazionali e creare una
propria moneta. Makow cita un interrogatorio del 1938 di C.G. Rakowsky, uno dei
fondatori del bolscevismo sovietico e intimo di Trotzky, che finì sotto processo
nell’URSS di Stalin. Secondo Rakowsky, <b><i>“[Hitler] si era impadronito del
privilegio di fabbricare il denaro, e non solo il denaro fisico, ma anche quello
finanziario; si era impadronito dell’intoccabile meccanismo della falsificazione
e lo aveva messo a lavoro per il bene dello Stato. Se questa situazione fosse
arrivata a infettare anche altri Stati, potete ben immaginare le implicazioni
controrivoluzionarie</i></b>” (Henry Makow, “Hitler Did Not Want War”,
www.savethemales.com).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">L’economista
inglese Henry C.K. Liu ha scritto sull’incredibile trasformazione tedesca: “<i>I
nazisti arrivarono al potere in Germania nel 1933, in un momento in cui
l’economia era al collasso totale, con rovinosi obblighi di risarcimento
postbellico e zero prospettive per il credito e gli investimenti stranieri.
Eppure, attraverso una politica di sovranità monetaria indipendente e un
programma di lavori pubblici che garantiva la piena occupazione, il Terzo Reich
riuscì a trasformare una Germania in bancarotta, privata perfino di colonie da
poter sfruttare, nell’economia più forte d’Europa, in soli quattro anni, ancor
prima che iniziassero le spese per gli armamenti</i>“. In <i>Billions for the
Bankers, Debts for the People</i> (<i>Miliardi per le Banche, Debito per i
Popoli</i>, 1984), Sheldon Hemry commenta: “Dal 1935 in poi, la Germania iniziò
a stampare una moneta libera dal debito e dagli interessi, ed è questo che
spiega la sua travolgente ascesa dalla depressione alla condizione di potenza
mondiale in soli 5 anni. La Germania finanziò il proprio governo e tutte le
operazioni belliche, dal 1935 al 1945, senza aver bisogno di oro nè debito, e fu
necessaria l’unione di tutto il mondo capitalista e comunista per distruggere il
potere della Germania sull’Europa e riportare l’Europa sotto il tallone dei
banchieri“.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">L’IPERINFLAZIONE DI WEIMAR<br />Nei
testi moderni si parla della disastrosa inflazione che colpì nel 1923 la
Repubblica di Weimar (nome con cui è conosciuta la repubblica che governò la
Germania dal 1919 al 1933). La radicale svalutazione del marco tedesco è citata
nei testi come esempio di ciò che può accadere quando ai governi viene conferito
il potere incontrollato di stampare da soli la propria moneta. Questo è il
motivo per cui viene citata, ma nel complesso mondo dell’economia le cose non
sono come sembrano. La crisi finanziaria di Weimar ebbe inizio con gli
impossibili obblighi di risarcimento imposti dal Trattato di
Versailles.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Schacht, che
all’epoca era il responsabile della zecca della repubblica, si lamentava: <i>“Il
Trattato di Versailles è un ingegnoso sistema di provvedimenti che hanno per
fine la distruzione economica della Germania. Il Reich non è riuscito a trovare
un sistema per tenersi a galla diverso dall’espediente inflazionistico di
continuare a stampare banconote</i>“. Questo era quello che egli dichiarava
all’inizio. Ma Zarlenga scrive che Schacht, nel suo libro del 1967 The Magic of
Money, decise “di tarar fuori la verità, scrivendo in lingua tedesca alcune
notevoli rivelazioni che fanno a pezzi la saggezza comune propagandata dalla
comunità finanziaria riguardo all’iperinflazione tedesca“. Schacht rivelò che
era la Banca del Reich, posseduta da privati, e non il governo tedesco che
pompava nuova valuta all’economia. Nel meccanismo finanziario conosciuto come
vendita a breve termine, gli speculatori prendono in prestito qualcosa che non
possiedono, la vendono e poi “coprono” le spese ricomprandola a prezzo
inferiore. La speculazione sul marco tedesco fu resa possibile dal fatto che la
Banca del Reich rendeva disponibili massicce quantità di denaro liquido per i
prestiti, marchi che venivano creati dal nulla annotando entrate sui registri
bancari e poi prestati ad interessi vantaggiosi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Quando la
Banca del Reich non riuscì più a far fronte alla vorace richiesta di marchi, ad
altre banche private fu permesso di crearli dal nulla e di prestarli, a loro
volta, a interesse. Secondo Schacht, quindi, non solo non fu il governo a
provocare l’iperinflazione di Weimar, ma fu proprio il governo che la tenne
sotto controllo. Alla Banca del Reich furono imposti severi regolamenti
governativi e vennero prese immediate misure correttive per bloccare le
speculazioni straniere, eliminando la possibilità di facile accesso ai prestiti
del denaro fabbricato dalle banche. Hitler poi rimise in sesto il paese con i
suoi Certificati del Tesoro, stampati dal governo su modello del Greenback
americano. Schacht rovava l’emissione di moneta da parte del governo e fu
rimosso dal suo incarico alla Banca del Reich quando si rifiutò di sostenerlo
(cosa che probabilmente lo salvò dal processo di Norimberga). Ma nelle sue
memorie più tarde, egli dovette riconoscere che consentire al governo di
stampare la moneta di cui aveva bisogno non aveva prodotto affatto l’inflazione
prevista dalla teoria economica classica. Teorizzò che essa fosse dovuta al
fatto che le fattorie erano ancora inoperose e la gente senza lavoro. In questo
si trovò d’accordo con John Maynard Keynes: quando le risorse per incrementare
la produzione furono disponibili, aggiungere liquidità all’economia non provocò
affatto l’aumento dei prezzi; provocò invece la crescita dei beni e di servizi.
Offerta e domanda crebbero di pari passo, lasciando i prezzi inalterati.
</span><span lang="DE" style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;"><br />(da
Webofdebt)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span lang="DE" style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">di
Ellen </span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-23102083837935994002013-08-20T17:30:00.003+02:002013-08-20T17:30:31.536+02:00Italietta<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Verdana;"></span></i> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Verdana;"><a href="http://cultura.blogosfere.it/galleria/2013/03/laura-boldrini-chi-e-la-nuova-presidentessa-della-camera.html/1"><img alt="laura boldrini.jpg" height="218" src="http://cdn.blogosfere.it/cultura/images/laura%20boldrini-anteprima-600x409-875252.jpg" width="320" /></a></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Verdana;"></span></i> </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Verdana;">tratto da <a href="http://www.disinformazione.it/femminicidio.htm">http://www.disinformazione.it/femminicidio.htm</a></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: Verdana;"><strong>Femminicidio</strong></span></i><span style="font-family: Verdana;"><strong>: la nuova legge approva alla
Camera ma i delitti non sono in aumento e in Europa si uccide più che in
Italia</strong></span><span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Furio
Stella per <a href="http://www.disinformazione.it/" style="color: blue; text-decoration: underline; text-underline: single;">www.disinformazione.it</a> – 20 agosto
2013 - </span><span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"><a href="mailto:effervescienza@yahoo.it">effervescienza@yahoo.it</a> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: x-small;"></span>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Il decreto
legge sul femminicidio approda (oggi) alla Camera per la sua approvazione. Sul
tavolo, il pacchetto di nuove norme varate d’urgenza dal governo che prevedono
pene più severe (arresti in flagranza, querela irrevocabile, aggravanti per
coniuge e compagno anche non conviventi, etc.) per contrastare l’ondata di
delitti, praticamente uno ogni tre giorni, che dall’inizio dell’anno hanno una
donna come vittima. <br />Sul fenomeno - omicidi efferati, dunque particolarmente
odiosi e inaccettabili in un contesto civile - si sono mobilitati in tanti.
Peccato che in tanta mobilitazione sia mancato l’elemento più importante sul
piano dell’informazione, e cioè i dati. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Il ministero
dell’Interno, che sarebbe il primo deputato a fornirne, non ne ha. Il chè è già
un dato preoccupante. Quei pochi che ci sono provengono o da data-base
giornalistici, o dall’Istat (ma sono fermi al 2009), o da qualche istituto di
ricerca indipendente come l’Eures. Pochi ma buoni? Se sì, è sorprendente come i
dati a disposizione dicano cose diverse da quella che è la percezione del
fenomeno. Nel senso che, nonostante quello che possa far supporre
l’amplificazione data dai media, non è assolutamente vero che il 2013 (81 le
vittime dall’inizio dell’anno fino a oggi) sia una sorta di anno record per
quanto riguarda i femminicidi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Né che
questi ultimi siano in qualche misura aumentati rispetto agli anni scorsi. Dai
giornali, difatti, si apprende che nel 2012 le donne uccise in Italia (nel 75%
dei casi dal partner o dall’ex partner, e al 63% fra le mura di casa) sono state
124, e 137 nel 2011. Secondo l’Istat, le cui statistiche coprono il periodo dal
1992 al 2009, i femminicidi sono passati da 186 (1992) a 131 (2009), il che
farebbe pensare a un fenomeno addirittura in calo. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">In realtà
non è nemmeno così, perché nel periodo sono presenti oscillazioni che, secondo
l’Eures, vanno da 98 (i minimi storici di delitti verificatisi nel 2005 e nel
2007) ai 199 del 2000, anno record in negativo dell’ultimo ventennio. Insomma, a
spanne i dati indicano che si tratta di un fenomeno costante nel tempo, e con
una media che si attesta più o meno sui 120 casi l’anno, dunque 10 al mese.
Ossia circa dieci volte di meno delle donne suicide o dei morti sul lavoro, per
arginare i quali non risultano provvedimenti legislativi in
arrivo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Detto
della differenza fra i fatti e la loro percezione - fenomeno sociologicamente
tutt’altro che nuovo quando si ha a che fare con il tam-tam di giornali e tv -
dai dati reali arriva un’altra fragorosa smentita, e cioè l’analisi secondo cui
alla base dell’ondata di femminicidi nel nostro paese ci sia il maschilismo
degli italiani. Frutto, sempre secondo la vulgata, non solo di mamme
iperprotettive o castranti, ma più in generale di una società maschilista (la
pubblicità osèe, la donna oggetto, le discriminazioni sul lavoro) ancora
imbevuta di quella non-cultura per la quale per esempio fino al 1981 era ancora
valido nel nostro codice penale il delitto d’onore che di fatto “derubricava”
l’uccisione del partner fedifrago con pene da 3 fino a un massimo di 7 anni
(praticamente come dare fuoco a uno scooter…). </span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana; font-size: 10pt;">Oddio, il discorso in
generale è vero, se è vero che sono un milione e mezzo le donne italiane che
hanno denunciato violenze dei loro partner, e che secondo magistratura e forze
dell’ordine rappresenterebbero solo la punta dell’iceberg (il 6-7%) delle
violenze di genere. E’ anche vero però che se paragoniamo l’Italia con gli altri
paesi europei, i dati dicono un’altra cosa. E cioè che si uccidono molte più
donne in Francia, in Germania e anche nella Svezia culla dell’emancipazione
femminile. Secondo l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, difatti in
Germania negli anni Ottanta i femminicidi erano il doppio che in Italia. Mentre
il paese europeo dove si ammazzano più donne è di gran lunga sapete chi? La
Finlandia, in media 4-5 volte più che da noi. E dove, sempre in proporzione al
numero degli abitanti, vantano anche il poco esaltante record europeo degli
omicidi maschili. Dal che si deduce: o il maschio italiano non è affatto
maschilista. O, se lo è, lo è meno dei suoi colleghi europei</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-70382709017337348222013-02-12T23:55:00.001+01:002013-02-13T21:13:15.931+01:00Le dimissioni di Benedetto XVI ed il relativismo clericale<img height="290" id="irc_mi" src="http://noi.caserta.it/userfiles/2013/02/11/papa.JPG" style="margin-top: 21px;" width="320" /><br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Alla fine sua Santità ha dismesso le
vesti, ha rinunciato all'enunciato di infallibilità papale,
per rientrare in quel mondo meno celestiale e più umano di pastore e
reggente di dottrina.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Si troverà pure un aspetto faceto, ma
colui che ha speso una vita nella difesa della fede e della dottrina,
che ha combattuto con il pensiero e le azioni e quell'inammissibile
deriva etica del relativismo, alla fine è stato vittima illustre di
un relativismo di stato, quello Vaticano.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Sosteneva POPPER <i>«..tutta la
conoscenza rimane fallibile, congetturale. Non esiste nessuna
giustificazione, compresa, beninteso, nessuna giustificazione
definitiva di una confutazione. Tuttavia, noi impariamo attraverso
confutazioni, cioè attraverso l'eliminazione di errori [...]. La
scienza è fallibile perché la scienza è umana.»,</i> se noi con
azzardata forzatura ipotizziamo come tale enunciato appare
sovrapponibile alla gestione di fede e dottrina, a quel principio di
verità assoluta, il tutto viene miseramente a smaterializzarsi nella
confutazione coi metodi pratici di principi assoluti, per mano di
uomini custodi delle chiavi di Pietro ad una mano e delle chiavi di
un forziere dall'altra.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
E' la condizione di miseria umana,
terrena e perfettibile, che macchia di nefando ed abietto il più
candido ideale filosofico, che disgrega per ideali egoistici ed
affaristici le migliori dottrine che promettono paradisi e
redenzioni.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i>«Si va costituendo una dittatura
del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia
come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie» </i>sostiene
Benedetto XVI, forse mal valutando i limiti terreni a verità
sovrumane, principi divini scritti da uomini e ritrasmessi da uomini
per uso di altri uomini.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Quindi si promuove una società dove
autodeterminazione e bisogno di identità diventano il male oscuro,
il limite da non scavalcare per non cadere nell'eresia del
relativismo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ebbene tutto alla fine però si
ricongiunge verso il principio dell'apprendimento per tentativi ed
errori che un dio non potrebbe tollerare, dove le ricette ed i poteri
magici sono argomenti da sognatori, mentre noi poveri pragmatici
assistiamo allo sfascio della gestione del più grande monumento
mondiale di fede e dottrina.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Quel mondo perfetto fatto da anime e
pastori diventa una società liquida baumaniana, dove tutto è il
prodotto di risulta di se stesso, dove il capitano abbandona la nave
che viaggia alla deriva.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Cedere in questo caso vuole dire rinunciare
al proprio status di infallibilità per rimettersi al giudizio degli
uomini, sapendo di avere fatto con coscienza il proprio dovere.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L'Italia ha molto da imparare da
Benedetto XVI, i nostri politici e dirigenti dovrebbero chinarsi in
modo cavalleresco a tale coraggio di medioevale memoria, capire che
il bene di gruppo è primario al bene del singolo, che per salvare
l'identità di uno stato si può anche “morire”, non da eroi o da
santi, ma da capitani coraggiosi.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-54547765436240308972013-01-26T17:07:00.002+01:002013-01-26T17:08:22.397+01:00Grillo - discorso all'umanitàERA IL 1998!!!!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://0.gvt0.com/vi/3T_Ff8QTIQg/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/3T_Ff8QTIQg&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><param name="allowFullScreen" value="true" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/3T_Ff8QTIQg&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true"></embed></object></div>
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-69644471156843123542013-01-11T19:59:00.004+01:002013-01-14T19:39:09.712+01:00Berlusconi vs Santoro&Travaglio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/IhUrYqE5nKo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/XRruSxR8ypw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Normalmente non guardo programmi contenitore che parlano di politica, figuriamoci poi se condotto da Michele SANTORO, ma ieri ho deciso di fare una variante in quanto volevo godermi il match tra il nonno resuscitato e il fanghista Santoro con i suoi valletti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Innanzi tutto mi sono divertito da impazzire, credo di avere riso almeno quanto "Recital" di GUZZANTI, e sono andato a letto dopo mezzanotte come se avessi finito una divertente tombolata!</div>
<div style="text-align: justify;">
Sul piano dei contenuti politici dei vari interventi, premetto ma chi ca...o se ne frega, tanto le campagne elettorali sono quei momenti in cui ti vendi pure la moglie pur di avere lo scanno del potere, quindi tendo a dare poco spessore alle dichiarazioni programmatiche o ai rilanci e ribassi delle promesse infime e bastarde.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi quello che mi interessava e mi ha appassionato è stato l'aspetto comunicativo puro, l'aspetto emotivo dei personaggi sul palco e le reazioni che si susseguivano.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'apertura di SANTORO è stata di pura retorica, facendo capire che il bene primario della puntata sarebbe stata verità e giustizia, non era certo un bancone della macelleria, e l'introduzione del berlusca è stata pacata con una continua ricerca da ambo le parti di prendere il polso dell'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
BERLUSCONI era molto teso, soffriva nella sedia scomoda da esame universitario, ma soprattuto in attesa dei colpi di cannone parlava lo stretto necessario, non aprendosi sia fisicamente che intellettualmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
SANTORO ha intelligentemente capito che così non si sarebbe andati avanti e la gente si sarebbe annoiata, ha iniziato a punzecchiare con pacata ironia il cavaliere, lo ha portato ad aprirsi e ad interpretare in senso positivo le domande fatte dalle due vallette, rassicurandolo nel fatto che nessuno lo metteva alla gogna, si trattava di fare un confronto costruttivo. Ed infatti la puntata ha iniziato a prendere colore e tono, si è creata una metrica nel dialogo che ha consentito di sbandierare luoghi comuni da ambo le parti, mettendo freno ad eventuali scivolate su discorsi precedentemente concordati quali off limits.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi arriva il pepe, quel TRAVAGLIO che dati alla mano riesce a mettere in imbarazzo chiunque, quel metodico cronista con la faccia tosta. E qui inizia la scivolata, avrebbe potuto affossarlo sul piano politico, avrebbe potuto intelligentemente dare di lama nelle lacune del duello tra governi e tra i partiti. Poteva tranquillamente pungere su tematiche quali incertezza, incoerenza, equilibrio che tuttora sono nervi scoperti del cavaliere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Invece Marco pecca di come sempre di egocentrismo giornalistico, perché lui è bravo ma campa di storielle preconfezionate, non rende sul faccia a faccia. Ha sbandierato le solite notizie gossipare fritte e rifritte, il solito repertorio del fango che ha cavalcato per anni, leggendo un pezzo che non aveva età, poteva andare bene ieri o due anni fa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente pensavano che questo sarebbe stato il momento dell'ovazione antipremier, della disfatta finale e del consueto teatrino della figa e dell'inciuccio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Invece quella vecchia volpe aveva in mano una velina preparata dai suoi stretti collaboratori, avvalorata da una pagina di Wikipedia quindi già di pubblico dominio e insindacabile, che sputtanava le altrettante malefatte di TRAVAGLIO. Che dire? Un colpo geniale, gli ha fatti secchi tutti!</div>
<div style="text-align: justify;">
Era da aspettarsi che un'apparizione studiata nei minimi dettagli con esperti della comunicazione e legali di alto livello non doveva permettere un atteggiamento ordinario e rilassato, anche SANTORO doveva per forza portare qualcosa di nuovo, mettere in scacco una vecchia volpe, invece nulla ...la solita solfa di sputtanamenti da mercato rionale! </div>
<div style="text-align: justify;">
Hanno messo qualche secondo per capire la portata del gancio destro, TRAVAGLIO ha iniziato a mordersi il labbro, ad abbassare gli occhi e a gesticolare in modo nervoso. </div>
<div style="text-align: justify;">
SANTORO cercava di sbirciare il foglio che il cavaliere teneva in mano in un tripudio di orgasmi nel vedere l'azione perfettamente riuscita, tentava di fermarne la lettura senza cadere nel censore e mantenendo la calma per non passare per macellaio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma poi ha sbroccato, ha dato di matto ed ha perso le staffe guadagnandosi pure il rimprovero del berlusca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarei curioso di avere una parere di uno psicologo della comunicazione sulle interpretazioni delle dinamiche durante le fasi finali della puntata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Peraltro l'infingardo utilizza pure la coda di audio prima dello spegmimento del microfono per ammonire i giovani a non dare retta a quei due ......</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine che resta? Un esempio di grande capacità comunicativa di BERLUSCONI e la conferma della sciatteria di SANTORO E TRAVAGLIO (scusate ma le valette non sono neanche degne di nota).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Resta il dubbio di fondo, a chi diamo la gestione di questa nostra Italia?</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-22083214657214981772013-01-03T18:15:00.002+01:002013-01-12T12:19:19.339+01:00Cazzeggio in rete<a href="http://www.quickiqtest.net/" title="IQ Test"><img alt="IQ Test" border="0" height="75" src="http://www.quickiqtest.net/graphic/badges/sf139.gif" width="150" /></a><br />
QuickIQTest.net - <a href="http://www.quickiqtest.net/" title="Quick IQ Test">IQ Test</a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-43573779652140884522013-01-01T15:08:00.001+01:002013-01-12T12:18:58.844+01:00I PRETI E LE SCOLLACCIATEtratto da: <br />
<a href="http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/13696-mons-fusi-pecci-condivido-le-teorie-di-don-corsi-le-donne-vestano-con-dignita-senza-esibizionismo-rimettere-cristo-al-centro" target="_blank">http://www.pontifex.roma.it/</a><br />
<br />
<img height="204" id="il_fi" src="http://cdn.blogosfere.it/tweetblog/images/talebani_fondo-magazine.jpg" style="padding-bottom: 8px; padding-right: 8px; padding-top: 8px;" width="320" /><br />
<br />
<a class="contentpagetitle" href="http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/13696-mons-fusi-pecci-condivido-le-teorie-di-don-corsi-le-donne-vestano-con-dignita-senza-esibizionismo-rimettere-cristo-al-centro">MONS. FUSI PECCI: CONDIVIDO LE TEORIE DI DON CORSI. LE DONNE VESTANO CON DIGNITÀ SENZA ESIBIZIONISMO. RIMETTERE CRISTO AL CENTRO</a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Con Monsignor Odo Fusi Pecci, vescovo emerito di
Senigallia, parliamo del nuovo anno in arrivo. Eccellenza, che cosa si
aspetta? "spero e anzi auspico, che due valori fondamentali possano
essere messi al centro della nostra vita: libertà e amore. Per libertà
non si intende dire fare quello che vogliamo, ma libertà dal bisogno,
dalle tentazioni, dal peccato. Per l'amore chiedo carità, misericordia,
amore per il prossimo, che la pace abbia sempre la meglio, la tolleranza
sulla violenza che piaga la nostra società". Eppure abbiamo bisogno di
speranza: "la speranza é fondamentale. Senza quella virtù, la nostra
fede e la stessa carità, sarebbero inutili. Una società senza speranza é
destinata al declino. In questi tempi, a causa del secolarismo e del
relativismo, abbiamo poco alla volta, estromesso Cristo dalla nostra
vita. Il nostro obiettivo sia quello di ripristinare il primato di Dio,
rimetterlo al centro della nostra esistenza. Senza il riferimento a Dio
non si va lontano. ...
</div>
<div style="text-align: justify;">
... Occorre riconoscere la centralità di Cristo nostro Signore".</div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto é infuriata la polemica legata a don Corsi:</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: blue;">"la violenza va eliminata e non é mai giustificabile
contro nessuno, tanto meno verso le donne. Chi ricorre alla violenza, va
contro Dio. Tuttavia, alcune volte, le donne provocano, vestono e si
atteggiano con scarsa dignità e poca attenzione alla moralità, su questo
punto, condivido le teorie di don Corsi, che poi è quello che ha detto e
che richiama anche al concetto di corresponsabilità nello scandalo".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Bruno Volpe</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
COMMENTO: che tristezza, dopo 2013 anni dalla nascita di Christian figlio di Dior (questa è di CROZZA!), sentire queste parole già pesanti nel medioevo. Ma voi affidereste la cura della vostra anima a queste persone??? Forse dovrebbero mettere davvero dio al centro del loro mondo e non <i>quella cosettina tipicamente femminile </i>a cui pensano continuamente ed a cui hanno stabilito di dover rinunciare in quanto il sesso è materia del demonio.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-7735991009211739782012-12-30T14:50:00.004+01:002013-01-12T12:18:11.229+01:00Le anime nere del movimento arancione<br />
<img alt="rivoluzione-civile-ingroia" height="167" src="http://www.corriereinformazione.it/images/stories/2012/1524/rivoluzione-civile-ingroia.jpg" style="float: left; margin-left: 5px; margin-right: 5px;" width="200" /><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>pubblico un articolo di Luigi Ippolito del 2004, giusto per apprezzare la bontà del movimento arancione di Kiev, il simbolo sopra fotografato è una casuale rappresentazione dei due diversi movimenti uniti dal colore arancione.</i></div>
<h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-weight: normal;">Dietro le manifestazioni festose e spontanee anche organizzazioni nazionalistiche e neofasciste</span></h2>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="right" id="rectangle right" style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
DAL NOSTRO INVIATO KIEV - A unirli è l' arancione, che a Kiev
tinge tutto quello che incontra, dai cappelli alle sciarpe ai maglioni:
il colore dei sostenitori di Viktor Yushchenko, il colore della
rivoluzione ucraina del 2004. Ma sotto l' apparente tinta unita si
celano diverse anime, alcune festose e spontanee, altre più plumbee e
inquietanti. Senza dubbio, un movimento che ha portato in piazza in
tutta l' Ucraina milioni di persone non può essere solo il frutto di un
«complotto occidentale», come hanno denunciato i partigiani del
filo-russo Viktor Yanukovich. E basta affacciarsi sul centro di Kiev per
capirlo: è come se tutto Corso Vittorio Emanuele a Milano, o Via del
Corso a Roma, fossero state trasformate in una immensa tendopoli dove
vivono accampate da settimane migliaia di persone, per lo più giovani e
giovanissimi. In un' atmosfera di festa permanente, con canti, balli,
slogan, striscioni, amicizie e persino matrimoni. Tuttavia tanto
entusiasmo ha un nocciolo duro, che va sotto il nome di «Pora» (È l'
ora): questa organizzazione per lo più studentesca e giovanile ha le sue
radici nei gruppi di protesta democratici e nazionalisti della fine
degli Anni Novanta. Ma per forgiare il nucleo che ha costituito la punta
di lancia della rivoluzione arancione è stata necessaria l' assistenza
straniera, fornita dai serbi di «Otpor» (Resistenza), il movimento che
ha rovesciato a Belgrado Slobodan Milosevic: i militanti ucraini di
«Pora» hanno seguito seminari di «disobbedienza civile» e
«organizzazione di massa» in Serbia e si sono poi giovati in patria
dell' assistenza di un gruppo di consiglieri venuti apposta da Belgrado.
Gli avversari di Yushchenko hanno visto in questo intervento serbo
la mano dei servizi di intelligence americani o quanto meno i loro
fondi. Anche se «Pora» ha sempre negato di aver ricevuto finanziamenti
diretti dall' America. L' organizzazione è comparsa sulla scena nel
marzo del 2004, con obiettivi limitati e una struttura organizzativa
abbastanza semplice, basata sul reclutamento di giovani volontari e
sulla disseminazione di informazioni via internet. I suoi militanti sono
energici, ben motivati e a loro agio con le nuove tecnologie: tutte
caratteristiche che ci si può aspettare da giovani professionisti
urbani. «Pora» ha evitato di dotarsi di una leadership di alto
profilo a favore di iniziative locali e di un gruppo di coordinatori
centrali: fin dall' inizio ha sottolineato che non si sarebbe legata a
nessun partito politico determinato, ma la polarizzazione della società
durante la campagna elettorale ha finito per associare «Pora» con il
movimento dei sostenitori di Yushchenko. «Pora» ha chiaramente
svolto un ruolo fondamentale nel dare una scossa all' opposizione
costituzionale che si era venuta coagulando attorno a Yushchenko. Le sue
manifestazioni nel centro di Kiev e in altre città hanno dato all'
opposizione il controllo fisico dei centri urbani in buona parte dell'
Ucraina, eccettuato la zona orientale filo-russa. Con l' elezione di
Yushchenko, «Pora» ha ottenuto il suo scopo immediato: ma ora è
difficile che un tale movimento possa sciogliersi d' improvviso ed è
molto probabile che continuerà a svolgere un ruolo decisivo nel cammino
della democrazia ucraina. Una strada sulla quale si aggirano, però,
anche ombre oscure che si affacciano dal passato. Nella tendopoli di
Kiev spicca fra le altre la postazione dell' Una-Unso, decorata con
croci para-celtiche e bandiere rosse e nere. Sono i neofascisti ucraini,
le cui brigate si sono mischiate col movimento arancione,
rappresentandone la frangia estrema nazionalista. Questo gruppo
affonda le sue radici nel passato, in uno dei capitoli più bui della
storia ucraina. L' Oun (Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini) aveva
iniziato nel 1929 i suoi attacchi armati contro il potere sovietico in
Ucraina. Durante la seconda guerra mondiale, il suo capo, Stepan
Bandera, combattè a fianco degli occupanti nazisti. Nel 1941 il suo
principale generale, Shuskievitch, indossando l' uniforme tedesca, si
rese responsabile dello sterminio di migliaia di ebrei. Dopo la
caduta dell' Unione Sovietica, i successori dell' Oun hanno fondato l'
Una-Unso (Assemblea nazionale ucraina - Autodifesa popolare dell'
Ucraina). Fra il 1999 e il 2000, questi neonazisti hanno incendiato a
Leopoli case di comunisti, russi ed ebrei. E in questa regione l' ex
dirigente dell' Una-Unso, Andry Shkil, è stato eletto al parlamento con
il sostegno del partito di Yushchenko. Nella regione di Leopoli,
roccaforte della rivoluzione arancione, le ex SS hanno ottenuto le
stesse pensioni degli ex combattenti contro il nazismo. E il sito
internet dell' Una-Unso ha fatto propaganda fin dall' inizio per
Yushchenko. Ma non sarà con questo fardello che l' Ucraina arancione
entrerà in Europa. Luigi Ippolito</div>
<div class="footnotes" style="text-align: justify;">
Ippolito Luigi</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Pagina 16</b><br />
(28 dicembre 2004) - Corriere della Sera</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-71382658320854560992012-12-23T16:05:00.001+01:002013-01-12T12:17:37.582+01:00Buon 2013 Italia<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<img height="167" id="il_fi" src="http://theblakeproject.typepad.com/.a/6a00d83451b74a69e2017d3e40bf35970c-800wi" style="padding-bottom: 8px; padding-right: 8px; padding-top: 8px;" width="320" /> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Dunque, la fine del mondo secondo
leggenda Maya è superata, parevano i segreti di Fatima o le frasi
ermetiche delle predizioni di Nostradamus, in sostanza grandissime stronzate!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ed eccoci alla fine di un tormentato
2012 alle porte di un nuovo, ma non credo innovativo, anno 2013.
L'Italia è allo stremo delle forze e la crisi europea non accenna a
calmarsi, colpa delle grandi speculazioni corporative di banche
assettate di sangue finanziario, di scelte politiche nazionalistiche
(vedi Francia e Germania) che avevano il solo scopo di rafforzare
l'economia interna in previsione di una crisi nata anni fa negli
States per colpa di politiche sociali ed economiche disastrose a cura
di mister Obama e mister Bush.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ovviamente il tutto a spese degli stati
comunitari già traballanti, per tutti quegli aspetti di
economia e di politica cialtrona (Italia, Spagna e Grecia). In primis
lo stato da sacrificare è stata la Grecia, che aveva un livello di
corruzione e di casse vuote indicibile, poi Spagna e la beneamata
nostra italietta degli inciucci e del “tira a campare”.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ora abbiamo appena mandato a casa un
governo di banchieri e grandi maestri accademici, vecchi
burocrati strapagati, senza nessuna possibilità di ricatto in quanto
già super pensionati e con eccellenti carriere arrivate al culmine
della realizzazione, in grande parte coltivate a servizio della
stessa politica a cui dovevano togliere le castagne dal fuoco.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ora le castagne sono bruciate, e con
loro i risparmi delle famiglie che hanno dovuto sobbarcarsi la grande
parte di questa correzione di tendenza per fare cassa.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ma di fatto cosa è successo? Si è
creata questa famigerata campagna di disinformazione in cui si
parlava di spread e di paura del domani, i fessi hanno abboccato
all'amo ed hanno pagato di tasca propria con i risparmi, i beni
immobili sono crollati di prezzo consentendone l'acquisto agli
speculatori, le banche hanno aumentato i costi di gestione ed hanno
cavalcato l'onda della paura imponendo la loro politica del prestito,
la politica ha tirato i remi in barca non volendo alcuna
responsabilità soggettiva delle sciagure in corso di realizzazione.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
L'impresa e la produzione hanno subito
rallentamenti, a danno dei piccoli imprenditori che sono stati
spazzati via e degli operai che sono stati messi alla gogna quali
fannulloni e viziati.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Il sistema pensionistico è stato
corretto per avere numeri di proiezione accettabili, ma non
annullando le superpensioni da ventimila euro al mese e le liquidazioni milionarie, bensì
spostando la data di pensionamento di persone che a cinquant'anni
ancora attendono un contratto di lavoro accettabile che consenta di
avere una vera pensione con il sistema contributivo, e che probabilmente
saranno tutte inserite nella politica del welfare tra pochi decenni.<br />
Ed i grandi sprechi? i vergognosi finanziamenti ai partiti? le provincie? la scuola? la politica assitenziale a favore dei deboli? la responsabilità civile dei magistrati? le corporazioni e le caste degli ordini professionali? le leggi in materia di conflitto di interesse? la riduzione dei parlamentari? la cessazione delle supercollaborazioni esterne? il controllo e relativo taglio delle spese pubbliche? i paletti di spesa pubblica che Tremonti voleva imporre agli enti locali spreconi? la revisione dello strumento sindacale che è diventato troppo potente ed asservito ai partiti politici?<br />
.....SILENZIO TOTALE..... <br />
L'anno inizia con una crisi da
apocalisse e finisce con uno spread traballante a
280, giusto qualche ora prima della fine della cura. Ma ci credono davvero
così coglioni?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ora il futuro è nelle mani di manager
privarti senza scrupoli che, dopo aver fatto fallire tutto quanto
potevano distruggere nelle loro aziende, puntano sulla carriera
politica in quanto l'unica dove non è prevista responsabilità
patrimoniale in caso di disastro.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Altresì è nelle mani di vecchi
politici assettati di poltrona ed incarichi, mastini dei
finanziamenti pubblici e della prepotenza, che con una faccia tosta
sostengono di poter ricostruire ciò che hanno fatto crollare per
ingordigia.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Facce di bronzo con etichette di
destra, sinistra e centro, abituate alla ribalta dei media e abili
pifferai di nostalgici credenti di sistemi totalitari già
storicamente fallimentari. Poi ampio spazio alle correnti religiose,
sia interne cavalcate dai vizi vaticani in nome di dio, o
d'importazione in nome del nuovo dio che avanza, ma sempre poco
democratiche e molto teocratiche.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
In ultima la speranza per il paese che
cambia, ex funzionari di giustizia che hanno finora avuto una vita
strapagata all'insegna della spavalderia della propria onnipotenza,
e che ora rivendicano di diritto azioni politiche prima effettuate quale
giustizia sovrana.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Ed in ultimissima il popolo dei
giullari e degli acrobati da strada, che in presenza di un vuoto
incolmabile che si manifesta nel buco nero di materia insulsa della
politica di professione, si propone quale nuovo governatore in nome e per
conto del popolo. E paiono anche credibili quando in Sicilia portano
una rivoluzione peggio di Roberspierre che fa tremare mafie e governi
locali, ma appaiono in fondo come il maiale Napoleone della celebre
“Fattoria” di Horwell.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
Allora che dire? Buon 2013, lunga
vita e viva l'Italia di Mazzini e di Garibaldi!</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-2162780478877873762012-12-08T18:48:00.000+01:002013-01-12T12:16:56.345+01:00Berlusconi is dead by Bauhaus<div style="text-align: justify;">
Non credo siano molti a ricordare questo brano dei Bauhaus, io ci sono praticamente cresciuto, ascoltandolo assieme ai Joy Division ed a tutto quel filone dark anni '80.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo brano ovviamente è dedicato al rientro del Presidente, andate in rete a cercarvi il testo se siete più curiosi. AHAHAH</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/1e8TGVMYfxk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-31905749599818647412012-12-08T18:36:00.000+01:002013-01-12T12:16:29.888+01:00Animal farm - GRILLO & CASELEGGIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/nt8UMvL17QE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/11hmlnYNMdA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/WA8ME4z2G3c?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/aXuYMyYx4LM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/P5Wns4sPyLI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre leggevo i risultati della fantozziana votazione in rete per le primarie del "Movimento 5 stelle", come al solito mi è tornato in mente il classico maiale Napoleone. Devo dire che oramai le similitudini diventano sempre più imbarazzanti per il movimento del comico genovese, che vuole eliminare il tiranno fattore per poter ricostruire un mondo ...come dice lui! chissà se Orwell aveva previsto questo plagio tutto italiano.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-83824058909032109162012-11-23T18:16:00.002+01:002013-01-12T12:15:45.159+01:00anche i choosy hanno le palle!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/yTzCMN6J0MI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Altro che ragazza <i>choosy</i>, questa studentessa ha due palle da fare invidia ai maschietti presenti! Chi può dire che racconta bugie? </div>
<div style="text-align: justify;">
La sua, è un'analisi abbastanza schietta del mondo universitario italiano contemporaneo, con i laureati di serie "A" che passano dal Politecnico, dalla Normale, dalla Luisse, dalla Bocconi, che ovviamente possono permettersi le rette fantasmagoriche che comporta frequentare tali corsi di studi, e probabilmente saranno presto inseriti negli organici delle aziende primarie che foraggiano tali università. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dall'altra parte i lauretai delle Università di periferia, quelli da seicento euro al mese in un call center, quelli che si laureano in istituti dove regnano i baroni che non passano un esame se non condividi la loro corte, distribuendo una cultura medioevale e portando in discussione tematiche scientifiche magari superate da decenni, ma ancora tristemente custodita nei libri del barone di turno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente mi dissocio da quelle rivendicazioni di battaglia urbana, e diffendo l'operato di chi tutela l'ordine pubblico quando questi si trovano di fronte non studenti incazzati, ma teppisti ed anarchici che hanno il solo intento di sfasciare fisicamente il sistema.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-90798735406609292822012-11-11T17:04:00.000+01:002013-01-12T12:15:05.587+01:00Primavere arabe e Rivoluzioni SPA<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><i>tratto
da http://www.disinformazione.it/ </i> </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Nel
gennaio 2011 nell’Africa settentrionale e nel Medio Oriente hanno
cominciato a diffondersi a tappeto delle ribellioni “spontanee” e
“locali” che sarebbero poi esplose nella cosiddetta <i>Primavera
Araba</i>. Questo è quello che ci hanno fatto credere.<br />Ci sono
voluti diversi mesi perché la verità venisse a galla, e cioè che
dietro le sollevazioni <i>popolari e libere</i> si celava la lunga
mano uksraeliana (Inghilterra, Usa e Israele).<br />Il <i>New York
Times</i> ad aprile dello stesso anno ha dovuto intitolare: “Gruppi
americani hanno favorito la diffusione della Primavera Araba”. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Chi
sono questi <i>gruppi </i>e qual è il loro gioco? <br />Tanto per
citarne qualcuno: “Otpor!” in Serbia e in altri paesi, il
“Movimento Giovanile 6 aprile” in Egitto, il “Centro per i
Diritti Umani” del Bahrain, il “Fronte Nazionale per la Salvezza
della Libia”, “Donne sotto assedio” in Siria, “Golos” in
Russia, la “Fratellanza Musulmana”, ecc. Questi gruppi hanno
ricevuto, finanziamenti dal <i>National Democratic Institute</i>
(NDI), dal <i>Freedom House</i> di Washington e addestramento
dall’intelligence statunitense (CIA) e britannica (MI5). </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Per
meglio comprendere qual è il <i>gioco</i>, ad esempio il “Movimento
Giovanile 6 aprile” è collegato con il CANVAS (<i>Centro per
l’Azione e le Strategie Applicate Non Violente</i>), una ONG
(Organizzazione non governativa) chiamata “Otpor!”, creata dal
governo americano in Serbia nel 2000 e finanziata dall’<i>Open
Society Institute</i> di George Soros, per rovesciare il governo di
Slobodan Milosevic. Il CANVAS ha inoltre fornito assistenza ai
manifestanti della “Rivoluzione Rosa” in Georgia e a quella
“Arancione” in Ucraina.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><b>Chi
sceglie i </b><i><b>colori</b></i><b> delle </b><i><b>Rivoluzioni</b></i><b>?</b>L’attuale
e potentissima élite economico-finanziaria, crea dal nulla
organizzazioni non governative di facciata per poter lavorare
indisturbato nei paesi che vuole rovesciare.<br />Esistono, oltre a <i>NDI</i>
e <i>Freedom House</i>, altri centri utili a dirottare milioni di
dollari dalle casse governative ed esportare la cosiddetta <i>democrazia</i>
a stelle e strisce, per esempio il <i>Fondo Nazionale per la
Democrazia</i> (<i>National Endowment for Democracy</i>) riceve ogni
anno 100 milioni di dollari dal Congresso statunitense. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Vi
sono però gruppi che non finanziano, ma creano letteralmente le
<i>Primavere</i> e le <i>Rivoluzioni</i>, è il caso
dell’<i><b>International Crisis Group</b></i> il cui motto
ufficiale nel sito è il paradossale e ipocrita “Working to prevent
conflict worldwide”, letteralmente: “lavorando per prevenire
conflitti nel mondo”. <br /><img align="LEFT" border="0" height="98" name="immagini1" src="http://www.disinformazione.it/primavere_rivoluzioni_spa_file/image002.jpg" width="273" />I
nomi di alcuni membri del gruppo possono far comprendere la portata:
il Presidente israeliano Simon Peres, il governatore della Banca
d’Inghilterra Stanley Fisher, il banchiere-speculatore George Soros
della <i>Open Society Institute</i>, gli storici della manipolazione
della geopolitica come Zbigniew Brzezinski, Richard Armitage, Samuel
Berger e il generale Wesley Clarck, e la nostrana Emma Bonino. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Tra
i finanziatori vi sono le peggiori società del pianeta, tra cui le
petrolifere BP, Chevron, Shell, Statoil e la società mineraria
(platino, diamanti, minerali, ecc.) Anglo American PLC. <br />Risulta
essere molto interessante e indicativo sapere che le società che
partecipano attivamente alla distruzione ambientale, energetica e
sociale di interi paesi e continenti, fanno parte del gruppo che
“lavora per prevenire i conflitti nel mondo”!</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Tra
tutti i membri, merita un approfondimento a parte l’ebreo ungherese
George Soros (il cui vero cognome poi modificato era Schwartz). Soros
è il quindicesimo uomo più ricco al mondo, secondo la rivista
<i>Forbes</i>, e uno dei maggiori e spietati speculatori planetari. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><img align="LEFT" border="0" height="150" name="immagini2" src="http://www.disinformazione.it/primavere_rivoluzioni_spa_file/image004.jpg" width="150" /><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Membro,
tra le altre cose, del <i>Consiglio per le Relazioni con l’Estero</i>
(CFR, il <i>governo ombra americano</i>) e del Gruppo Bilderberg,
finanziò Solidarnosc, fece crollare sterlina e lira nel 1992, e
negli ultimi anni si è dilettato, tramite il suo <i>Open Society
Institute</i>, a finanziare le varie Rivoluzioni. La sua collusione è
a tal punto evidente che “<i>il premier russo Vladimir Putin per
difendere il proprio Paese dalle intromissioni esterne, avrebbe
emesso un mandato di cattura nei confronti di Soros, accusato di
speculare sul Rublo e di finanziare l'opposizione in vista delle
elezioni di marzo</i>” (ASI, Agenzia Stampa Italia).<br />Putin ha
perfettamente ragione, perché c’è sempre Soros dietro le <i>Pussy
Riot</i>, il gruppo russo di <i>femministe riottose </i>che, nel nome
delle libertà, usano pornografia (atti sessuali di gruppo in luoghi
pubblici, una di loro si è perfino fatta filmare in un supermercato
mentre s’infilava un pollo dentro la vagina) e blasfemia, il tutto
per creare rotture mirate interne all’attuale governo di Mosca. <br />Le
immagini che circolano in Rete non lasciano spazio a dubbi: le
ragazze <i>esagitate</i> si fanno fotografare sventolando la bandiera
dell’<i>Otpor!</i>…</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Un'altra
istituzione è il <i><b>Brookings Institution</b></i>. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Si
tratta di un'organizzazione no-profit con sede a Washington, la
cui missione è condurre ricerche <i>indipendenti</i> per poi fornire
raccomandazioni pratiche su come rafforzare la democrazia americana,
promuovere lo sviluppo economico e il benessere sociale, la sicurezza
per tutti gli americani, e infine fissare una più aperta e prospera
cooperazione internazionale.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><img align="LEFT" border="0" height="70" name="immagini3" src="http://www.disinformazione.it/primavere_rivoluzioni_spa_file/image006.jpg" width="315" /><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">E’
completamente sconosciuto, ma il Brookings è il <i>think tank</i>
(serbatoio di pensiero) della politica americana, cioè uno dei
gruppi più influenti al mondo.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><span style="font-weight: normal;">Il
Brookings riceve finanziamenti da Fondazioni Carnegie, Rockefeller e
Ford, da banche come Goldman Sachs e Banca d’America e da industrie
come Lockheed Martin (armi e difesa), Exxon, Boeing, General
Electric, Alcoa, Nike, Gruppo Carlyle, Duke Energy, PepsiCo,
At&T. </span></span></span></span></span>
</div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Il
comitato è composto da dirigenti d'azienda, illustri accademici,
funzionari governativi ed ex leader. E’ così influente questo
gruppo che l’attuale embargo economico all’Iran è opera loro.
Nello studio pubblicato nel 2009 dal titolo: “Quale strada verso la
Persia?”, il Brookings ha esaminato attentamente le modalità con
cui l’amministrazione statunitense possa influenzare il cambio di
regime a Teheran, e il suggerimento, poi reso operativo, è stato di
costringere il paese a penalizzanti sanzioni economiche. La realtà è
che le analisi e le soluzioni fornite dal gruppo, vengono poi messe
in atto dai <i>camerieri</i> dei banchieri: i politici. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">“<i><span style="font-weight: normal;">Fa
tutto parte </span></i><span style="font-weight: normal;">- spiega
Flynt Leverett, ex ufficiale del Consiglio di Sicurezza Nazionale
sotto Bush - </span><i><span style="font-weight: normal;">di una
campagna di provocazione, finalizzata ad aumentare la pressione
sull’Iran. L’idea è che a un certo punto gli iraniani
risponderanno e allora l’Amministrazione avrà il pretesto per
colpirli</span></i><span style="font-weight: normal;">”. </span></span></span></span></span>
</div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Stanno
cercando la scusante mediatica (armi nucleari o una risposta
militare) per poi intervenire e rovesciare il regime.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><b><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Problema
à Reazione à Soluzione</span></b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><span style="font-weight: normal;">La
</span><b>Soluzione </b><span style="font-weight: normal;">è il
cambio di regime nei paesi considerati dall’élite il Male
assoluto: Siria e Iran per esempio, il tutto per instaurare delle
dittature militari e/o governi fantoccio filoccidentali; il </span><b>Problema
</b><span style="font-weight: normal;">è creare divisioni e dissidi
attraverso organizzazioni e la stampa, scontri armati, omicidi e
stragi grazie a mercenari e spie, facendo poi cadere la colpa sul
governo di turno, al fine di innescare la </span><b>Reazione </b><span style="font-weight: normal;">emotiva
violenta delle persone. </span></span></span></span></span>
</div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Allora
può intervenire l’esercito salvatore del Messia, lo zio Tom, che
con missili intelligenti, bombe a grappolo, al fosforo, all’uranio
impoverito, bombe nucleari tattiche e sporche può riportare la Pace
e l’Armonia, tanto implorata dalla miserabile e stremata
popolazione. </span></span></span></span>
</div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Non
ricorda qualcosa di già visto?</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><b>Il
ruolo della CIA</b>Cosa c’entra la CIA in tutto questo?
<br />L’Agenzia di intelligence più famosa al mondo, grazie ai film
propaganda di Hollywood, mette lo zampino da oltre sessant’anni in
tutte le guerre, attentati, colpi di stato e Rivoluzioni.<br />Secondo
la Commissione investigativa del senatore statunitense Church, la CIA
avrebbe organizzato oltre 3000 operazioni maggiori e 10.000
operazioni minori che hanno provocato la morte di più di 6 milioni
di persone. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Quando
c’è qualcosa di illegale, i servizi segreti hanno sempre la mani
in pasta.<br />Con i fondi neri che derivano dall’esportazione
illegale di droga e armi, le intelligence finanziano gruppi armati,
li addestrano e li preparano per i vari scenari globali. <br />Qualche
esempio? Negli anni Ottanta i mujaheddin, quando combattevano in
Afghanistan contro il nemico russo, erano dipinti, dalla cricca
massonica CIA & Hollywood, come eroi e combattenti per le
libertà. Venivano definiti come la “resistenza afghana”, e la
loro guerra decennale è stata finanziata segretamente
dall’intelligence. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Proprio
dalla CIA-mujaheddin nasce al-Qaeda, che non è il nome di un gruppo
terroristico, ma il nome di un <i>database</i> (o meglio “la base”)
con tutti i nomi dei mujaheddin e trafficanti internazionali di armi
utilizzato da CIA e dai regnanti sauditi. Per essere più precisi, si
trattava di due file: “<i>Q eidat il-Maaloomaat</i>” e “<i>Q
eidat i-Taaleemaat</i>”, tenuti in un unico file “<i>Q eidat
ilmu'ti'aat</i>”, abbreviato dagli arabi in al-Qaeda, che in arabo
significa <i>la base</i>. <br />Da allora <i>la base</i>, al-Qaeda, ha
continuato a ricevere segretamente supporto dalle varie intelligence
ed è stata utilizzata nei vari scenari: nel 2000 in Serbia (<i>Esercito
di Liberazione del Kosovo</i>) fino ai nostri giorni, nella infinita
e dissanguante “Guerra al terrorismo”. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Al-Qaeda
era un <i>database</i> che è diventato uno strumento militare pronto
per essere usato quando serve. <br />L’élite ha sempre avuto la
necessità di mantenere attiva la paura di qualsiasi genere. <br />Il
nemico è utilissimo perché da una parte permette di guadagnare
migliaia di miliardi di dollari per le spese militari, di sicurezza e
difesa, dall’altra occupare i media e distrarre l’attenzione del
grande pubblico e infine, far passare leggi repressive, antiliberali
e antidemocratiche. <br />Prima si faceva tutto questo grazie alla
Russia e alla Guerra Fredda, ora, dopo la caduta del muro di Berlino,
hanno dovuto creare dal nulla un altro <i>nemico</i>, uno molto più
subdolo, invisibile e feroce: il terrorismo.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Il
terrorismo diretto e indiretto oggi viene utilizzato in qualsiasi
situazione: è il classico <i>nemico</i>-<i>amico </i>camaleontico,
adattabile e funzionale al Sistema. Apparentemente è un <i>nemico</i>
quando uccide civili inermi (attentati, stragi, 11 settembre 2001,
ecc.), ma diventa <i>utile </i>quando permette l’intervento
militare successivo (Afghanistan, Iraq, ecc.).</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><b>L’invenzione
dell’Asse del Male</b>Il 2 marzo 2007 il generale Wesley Clarck
in una intervista a Amy Goodman, ha spiegato che l’amministrazione
Bush aveva programmato di “far fuori” sette paesi dell’Asse del
Male: Iraq, Libano, Somalia, Libia, Siria e Iran. <br />L’agenda
dell’élite, a prescindere dai vari burattini (Bush, Obama e gli
altri), è stata portata avanti in maniera sistematica, ad eccezione
dell’ultima roccaforte: l’Iran. Tutti gli altri paesi, chi più
chi meno, sono stati “liberati” e “occidentalizzati”.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">L’ultimo
paese sovrano ad eccezione dell’Iran, è la Siria che è sempre
stata anche nella “lista nera” di Israele: è l’ultimo Stato
arabo indipendente, secolarizzato e multietnico in Medio Oriente,
fedele alleato dell’ex Persia e quindi un ostacolo per l’egemonia
israeliana sulla regione.<br />Una verità molto scomoda è che tutti i
governi arabi che rifiutano di sottomettersi al dominio
occidental-israeliano vengono tormentati con attentati e
destabilizzati di continuo, fino a essere costretti, se vogliono
sopravvivere, a sviluppare un apparato di sicurezza che risulta
totalitario. A questo punto, quando fa loro più comodo, le potenze
occidentali e Israele possono evidenziare, con toni accusatori, la
mancanza di “libertà” all’interno delle nazioni prese di mira
e avviare il processo di rovesciamento. Viene per così dire,
guardata la pagliuzza nell’occhio degli altri, ma non la trave nei
propri.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><b>Come
nasce una </b><i><b>Rivoluzione colorata</b></i><b>?</b>Ogni
<i>Rivoluzione</i> che si rispetti, ha un nome e un colore diversi:
<i>Rivoluzione di Velluto </i>in Cecoslovacchia, <i>Rivoluzione</i>
<i>del 5 maggio</i> in Serbia, <i>delle Rose</i> in Georgia, <i>dei
Tulipani</i> in Kirghizistan, <i>dei Cedri</i> in Libano, <i>Arancione</i>
in Ucraina, <i>Zafferano</i> in Myanmar, <i>Verde</i> in Iran e <i>Viola</i>
in Italia. <br />Colori e nomi a parte, dietro c’è sempre lo stesso
<i>artista</i> e il medesimo motto: <i>Divide et Impera</i>.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Prendendo
spunto dall’ultima strategia di <i>gioco</i> messa in atto in
Siria, ecco una breve panoramica che ben descrive però quello che
realmente è successo. Tale modello è lo stesso messo in atto anche
negli altri paesi.<br />Prima viene fondata una o più ONG,
Organizzazione non-governativa, per creare un clima di protesta nel
paese preso di mira; alcuni provocatori ben pagati organizzano
manifestazioni di piazza, per poi sparare sulla folla allo scopo di
alimentare le violenze; creare e pubblicare in Rete video artefatti
che danno l’illusione della repressione da parte del governo; si
procede con l’invasione delle città di confine con forze speciali
e squadroni della morte; si fomenta la guerra civile e si fabbricano
i pretesti per un intervento militare dell’ONU o della NATO; il
socialismo arabo e il governo popolare viene rimpiazzato da un
governo fantoccio nelle mani dei banchieri di Wall Street e della
City di Londra. Infine le multinazionali firmano i contratti
miliardari per la “ricostruzione“ e la “sicurezza”. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">In
questo modo distruggono dall’interno un paese sovrano,
sostituiscono i legittimi governanti mettendo al loro posto un
governo fantoccio totalmente controllato, depredano le risorse del
sottosuolo (minerali, metalli, petrolio, gas, acqua, ecc.), e infine,
ricostruiscono dalle macerie, guadagnandoci migliaia di miliardi di
dollari. <br />Esportare la <i>democrazia</i>, è la scusa ufficiale
per cancellare dalle carte geografiche tutti i governi indipendenti e
sovrani, che potrebbero essere da esempio ad altri, mettendo a
rischio il controllo globale, e dall’altra parte, l’intervento
militar-industriale serve per accaparrarsi le risorse energetiche e/o
minerarie. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Pochi
sanno che il Regno Unito ha investito ben 500 milioni di dollari
nell’intervento della Nato in Libia, e non certo per liberare la
popolazione da una dittatura pluridecennale. Secondo il <i>Dipartimento
del Commercio e degli Investimenti</i> i contratti per la
ricostruzione del paese (sanità, educazione, elettricità e risorse
idriche) ammontano a più di 300 miliardi di dollari. <br />La guerra e
la successiva ricostruzione fa diventare ricchissimi, visto che il
rapporto è 1:600, cioè investi 1 dollaro e ne porti a casa 600.<br />La
strategia è perfetta e soprattutto ben oliata.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;"><b>La
“Rivoluzione siriana”, i media e le </b><i><b>false flag</b></i>La
rivoluzione è iniziata nel marzo 2011, quando sono scoppiati i primi
scontri armati, ma è stata concepita molto tempo prima…<br />Questa
rivoluzione è la copia carbone della maggior parte dei “cambi di
regime” incoraggiati e fomentati dalla CIA: mercenari, sicari
(vedere uno dei nostri precedenti articoli dal titolo “Il sicario
dell’economia”), squadroni della morte pagati centinaia di
migliaia di dollari per accendere la miccia, il tutto seguito da una
campagna di bombardamento al momento opportuno. <br />Esattamente
quello che è accaduto in Libia, con britannici e israeliani che
hanno coordinato le loro risorse e condiviso le dotazioni di
combattenti mercenari di al-Qaeda reclutati. <br />In Libia e Siria, i
cecchini e i criminali che hanno sparato sulla folla e sulla polizia,
erano soldati mercenari pagati per farlo. <br />I media mainstream
totalmente allineati, alterano e modificano sistematicamente le
notizie per farci credere quello che l’élite vuole che noi
crediamo: a sparare sulla folla sono stati i militari siriani o
libici. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Inventare
atrocità mai commesse è uno dei mezzi più antichi ed efficaci per
ottenere il supporto ad una guerra. Un esempio di questa strategia
sono le notizie che accusavano Muammar Gheddafi di avere colpito dei
pacifici dimostranti con aerei da combattimento, facendo una strage e
uccidendo più di 6000 civili, il doppio delle Torri Gemelle. Queste
notizie sono state il pretesto per l’espulsione del governo libico
dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e per
realizzare i crimini contro l’umanità verificatisi successivamente
in Libia. <br />Non stupisce sapere che una delle fonti di queste
gravissime accuse è la <i>Lega Libica per i Diritti Umani</i>, che
riceve sovvenzioni direttamente dal Dipartimento di Stato
americano... <br />L’esercito russo ha pubblicato un rapporto in cui
si afferma che la zona dove sarebbe avvenuta la strage è monitorata
costantemente dallo spazio con i loro satelliti, e nessun attacco ha
mai avuto luogo! Avete sentito questa notizia? Non è mai avvenuta
quella strage, quindi i media occidentali hanno riportato notizie
false, inventate di sana pianta. </span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><span style="color: #6fa8dc;"><span style="background: none repeat scroll 0% 0% transparent;">Le
<i>false flag</i> o <i>false bandiere</i>, sono esattamente la
strategia contraria: un attentato o una strage realmente accaduta,
viene addebitata a qualcun altro. L’attacco alle Torri Gemelle
dell’11 settembre 2001 è la pietra miliare delle false flag:
l’auto-attentato è stato artatamente addebitato a dei talebani,
diventati per l’occasione piloti provetti di Boeing. <br />I
<i>giornalisti embedden</i> continuano ancora oggi, dopo ben 11 anni,
a riportare la versione ufficiale, quella cioè politicamente
corretta: i cattivi sono stati i talebani, mentre i buoni sono gli
americani.</span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-44327908262353042232012-09-26T19:12:00.003+02:002012-09-26T19:13:17.937+02:00La chimica dei fornelli<div style="text-align: justify;">
Per tutti gli appassionati della cucina che, come il sottoscritto, amano stare ai fornelli a creare e sperimentare ricette e metodi di preparazione, invito a visionare i video presenti in rete a cura del Dott. Dario BRESSANINI. Ovviamente la cosa diventa interessante per chi vuole capire cosa avviene nelle padelle, il perché un cibo modifica le sua caratteristiche messo alla fiamma o unito ad altri componenti, e così via .....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/3tIYbfjCqEE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/1BVgvkuv5Og?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/WjwvGvUZui4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-39072499671594388012012-09-07T17:51:00.001+02:002013-01-12T12:19:58.921+01:00il "Nuovo Movimento" di Beppe Grillo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Oah6vq4QHPY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
...che dire? questi sono solo gli albori del nuovo che spiazza!!!<br />
che tristezza :-)<br />
<br />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7123183346446191222.post-39694487262266193032012-09-07T17:49:00.001+02:002013-01-12T12:20:44.924+01:00Il popolo degli HUNTZA<div style="text-align: justify;">
da <i>www.disinformazione.it </i><br />
<br />
Con questo articolo completo la tematica iniziata tramite l’articolo <a href="http://contiandrea.wordpress.com/2011/12/13/digiuno-terapeutico-nutrimento-per-lanima/">“Digiuno terapeutico, nutrimento per l’anima”</a><br />
Tempo fa iniziai una ricerca sul popolo più longevo al mondo e scoprii dati molto interessanti.<br />
<b>E’ il popolo degli Huntza</b>: questa popalazione non solo
vive in media 130-140 anni ma non conosce neppure le nostre tanto temute
patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso, ecc..<br />
Vivono al confine nord del Pakistan all’ interno di una valle sulla
catena Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della
terra.<br />
La nostra èlite medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino
agli 80 anni e oltre. Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi
della nostra scienza mendica, a cento anni sono vivi, incredibilmente
attivi, lavorano ancora nei campi e curano i loro figli con estrema
vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora prolifiche anche oltre i
novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a tale età, il loro
fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che vedere con le
nostre novantenni.<br />
<b>Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla loro longevità
paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno,
l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro
terre.</b>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: navy;"><b>Digiuno e prodotti vegetali</b></span><br />
Gli
Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo
periodo di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che
i naturopati definiscono <i>“digiuno terapeutico”</i>. L’altopiano
su cui vivono, in Pakistan, è un luogo in gran parte inospitale e non dà
raccolto sufficiente per alimentare i 10.000 abitanti Hunza per tutto
l’anno.<br />
Coltivano <i>orzo frumento, miglio, grano saraceno e la verdura da
orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli e avevano numerosi gli
alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere e melograni.</i> Fino a marzo però, quando matura l’orzo, <b>digiunano anche per settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno)</b> per poter razionare i pochi viveri rimasti in attesa del primo raccolto.<br />
Il
bello è che questa “bizzarra” consuetudine, che secondo vecchi concetti
di nutrizionismo porterebbe a debolezza, morte e distruzione, al
contrario nel corso degli anni ha prodotto nella popolazione
straordinarie capacità di vigore.<br />
Un Hunza può andare camminare tranquillamente per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi.<br />
Le forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’oriente, tanto
che nelle spedizioni Himalayane, sono assoldati come portatori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: navy;"><b>Il digiuno nel mondo animale</b></span><br />
Anche
in molti animali il digiuno è una cosa normale per la sopravvivenza,
nei periodi di carenza di prede. In autunno gli stambecchi, camosci e
cervi mangiano molto di più per accumulare grasso per l’ inverno, che a
causa dell’ altitudine dove vivono, non permette l’ approvvigionamento
di cibo sufficiente. Il bello che i violenti scontri che i cervi hanno
tra di loro per l’ accoppiamento e la successiva fecondazione avvengono
proprio in pieno inverno, quindi praticamente a digiuno, che non
compromette, anzi enfatizza le loro energie. Gli uccelli migratori
mangiano a fine estate più del fabbisogno e quando partono verso i
luoghi più caldi sono talmente grassi da pesare il doppio del normale.
Ma durante la migrazione, che può arrivare anche a 5000 km, non si
fermano mai e a fine corsa il loro perso ritorna normale. I lupi
cacciano per giorni, ma poi possono restare per settimane senza mangiare
e nello stesso tempo percorrono grandi distanze per procacciare altro
cibo, vivendo con il solo grasso corporeo come del resto quasi tutti i
predatori. Anche i pesci digiunano, come per esempio il salmone, che
nella sua famosa risalita del fiume non ingerisce nulla, nemmeno nel
successivo periodo della posa delle uova. In sostanza il digiuno è una
condizione che non è quindi nata da 10.000 anni, ma da milioni di anni
della storia stessa dell’uomo/animali ed è per questo che apporta molti
benefici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: navy;"><b>Acqua alcalina</b></span><br />
L’ultimo
elemento fondamentale per la forza, e la longevità di questo popolo fu
la composizione dell’ acqua. Dopo diversi studi emerse che l’acqua degli
Hunza possedeva elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere
antiossidante ed elevato contenuto di minerali colloidali. L’acidosi
metabolica innescata dal digiuno prolungato viene infatti compensata e
il ph rimane più stabile. Per quanto riguarda l’alimentazione ho già
evidenziato che<a href="http://contiandrea.wordpress.com/2011/03/23/la-mela-il-frutto-dal-volto-umano/"> l’unico frutto a mantenere il ph umano stabile è la mela rossa</a>;
nel digiuno invece ci si può aiutare bevendo acqua alcalina, acqua con
argilla verde ventilata, o facendo lavaggi interni/esterni con acqua e
sale integrale.<br />
Oggi
il territorio degli Huntza è stato intaccato dalla società “evoluta” e
anche lì sono arrivati cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero
bianco, sale sbiancato chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le
prime problematiche cardiovascolari, i primi problemi reumatici che
l’Occidente evoluto conosce bene. In pochi sono riusciti a scampare da
questo inquinamento “evolutivo” evitando ogni forma di contagio con
usanze e abitudini percepite ad istinto come innaturali e dannose.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: navy;"><b>Conclusioni</b></span><br />
Ragioniamo con calma e chiediamoci se hanno senso le classiche chiacchiere da bar che sentiamo comunemente:<br />
<i>“Aveva 80 anni, per lo meno ha vissuto a lungo e ora ha smesso di soffrire”… </i><br />
<i>“Ormai ho 35 anni, mi devo sbrigare se voglio avere un bambino”… </i><br />
<i>“Ho superato i 40 anni, devo stare attento a non esagerare con l’attività fisica”… </i><br />
<i>“Ho 30 anni, ho le ginocchia a pezzi, dovrò smettere di giocare a pallone”, ecc… </i><br />
<i>“Signora, a 60 anni è normale pensare ad una dentiera” ……….</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Esiste
veramente un orologio biologico incontrovertibile nell’uomo o sono gli
stili di vita errati ad accelerare il corso delle lancette?<br />
Hanno senso le ansie di alcune donne che toccati i 30 anni iniziano già a temere di non riuscire ad avere figli “in termpo”?<br />
E’ veramente fisiologico avere ad una certa età menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile …. ?<br />
E’ normale lo scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema nervoso?<br />
<b>Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o senza senso per un popolo consapevole.</b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0