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il mio blog è come la mia casa, chi vi entra sa di poter trovare accoglienza e conforto, ma con la spada vigile che protegge dal male.

domenica 1 giugno 2008

Le buone azioni




Il frenetismo contemporaneo ci porta sempre più spesso ad isolarci, nella speranza di proteggere i nostri spazi, sempre più stretti nelle città sovraffollate. Meccanismi perversi di censura della realtà ci portano a distogliere l'attenzione dagli avvenimenti vivendo la vita come la proiezione di un film.
La cronaca è colma di persone che non vedono, non soccorrono, non aiutano, non si prodigano per dare una mano a chi ne ha bisogno.
Dobbiamo soffermarci su quanto tale contesto sia un grave indice di una patologia sociale, che si tramuta nel disattendere la necessità di aiutare i propri simili. E' indice di un'indole autodistruttiva ben distante dalle regole innate di autoconservazione.
Lontano dalle forme religiose che tendono a realizzare uno stato di sofferenza coma area di transito verso la salvezza, il bisogno altrui non deve essere legato a patti di salvezza o compassione, spesso basta una semplice risposta, rapida e leale, a cui nessuno può esimersi.
Fare del bene in tutte le forme immaginabili è anche aiutare se stessi, un piccolo gesto può migliorare il mondo in cui viviamo. Anche nelle forme più lievi ed isolate, una buona azione può modifiare il corso degli eventi in modo positivo.
Abituiamoci a fare del bene, perchè rimane la cosa più immadiata e spontanea che uno possa fare, è l'egoismo che di contro richiede un forte impegno e una solida costanza.