benvenuto

il mio blog è come la mia casa, chi vi entra sa di poter trovare accoglienza e conforto, ma con la spada vigile che protegge dal male.

giovedì 7 giugno 2012

Corvi in Vaticano? ...al massimo quaglie! "Sua Santità" di Gianluigi Nuzzi

 
Uno degli argomenti che sempre mi ha appassionato è il Vaticano. Non solo come luogo simbolico di una chiesa millenaria e centro di emanazione di una dottrina che raggiunge tutto il pianeta, e che ha creato quel periodo buio per tutto il mondo chiamato medioevo, prima del risveglio illuminista.
Mi riferisco allo Stato del vaticano S.p.A. - quello groviglio di logge e stanze, di report e appunti, di dichiarazioni e silenzi, che sa dosarsi ed equilibrarsi a tal punto da resistere a tutti gli scandali ed a tutte le guerre. Quello Stato più impenetrabile di una roccaforte militare, basato su regole ferree che poco hanno a che fare con una religione, ma molto sanno di regime totalitario.
Per secoli questo governo, che riesce a dettare regolamenti internazionali, spacciati per interpretazioni dogmatiche (niente di strano essendo il governo di una delle principali religioni al mondo), ha saputo intrattenere rapporti ed intrecciare affari e malaffari nella più assoluta tranquillità, salvato da una censura ed una compiacenza ineccepibile.
I tempi però cambiano, siamo nel periodo di Wekileaks e dello spionaggio fai da te, dove i romantici infiltrati clandestini, abili nel rubare segreti e rovesciare regimi, sono stati soppiantati dai ribelli neerds che dal loro computer domestico aprono casseforti multimediali inespugnabili, accedono a nodi di comunicazione ed intercettano cablaggi criptati.
Ed in questo contesto neo-anarchico da spionaggio post moderno, anche quel servizio di intelligence rinomato per la precisione, acquirente delle migliori apparecchiature cifranti e dei più sofisticati algoritmi di cifratura ha avuto le sue castagne da togliere dal fuoco.
Qualcosa nel tempo è filtrato fuori dalle mura vaticane, ma la solidità di un self control tipicamente cardinalizio ha sempre saputo arginare le fughe di notizie, i libri scandalo e le varie attivazioni dissacratorie o rivelatorie.
Ed arriviamo al 2012, si parte con una serie di articoli sulla stampa, di uscite semiserie di preti schierati pro-Santità o pro-rinnovamento, si instaura un diabolico sottobosco di segreti di pulcinella e di scoop semiseri per portare all'uscita del libro “Sua Santità” di NUZZI.
E qui salta fuori la spi-story vaticana. Questa volta nessun metodo Wekileaks o introduzioni di esperti in stanze sensibili, meno che mai cimici e intercettazioni ambientali, la fonte coltivata per settimane, autentica cascata di fotocopie o racconti in presa diretta, è un interno nome in codice Maria (sembrerebbe sia un maggiordomo con accesso diretto alle stanze ed al carteggio papale).
Roba da rapina del secolo, bravissimo NUZZI ed il suo staff!
Fino a qui la cosa è interessante, carina per chi apprezza le location di spie, poliziotti ed il bravo giornalista. La bruttura è quando si va a leggere il libro, momento in cui ti cascano le .....
Nulla da dire sullo straordinario lavoro giornalistico che, con effetto di scacco al re, esce in stampa in un periodo già tropppo pesante per le cronache italiane. Altrettanto geniale il puzzle meticoloso che si capisce si sia dovuto afrontare per concatenare fatti verifiche ed intuizioni.
Purtroppo alla fine dalla lettura emerge la solita solfa di un gruppo di cardinali che si scannano a vicenda, corrotti e corruttori, in una sfrenata corsa per qualche poltrona o titolo onorifico. Traspare una triste famiglia di alti prelati che poco ha a che fare con quel Cristo appeso in croce a patire il dolore.
Vediamo dei mortali individui che predicano fede e vivono nel fiele.
Alla fine fuoriesce un popolo di quaglie anziché di corvi, ingabbiate nella loro egocentricità e nella loro apatia verso il cambiamento ed il rinnovamento. Il materiale portato dalla "fonte Maria" è davvero eccezionale, il danno sulla sicurezza del Vaticano è paralizzante, ma il risultato finale è mortificante (non certo sconvolgente per un ateo come me), ovvero il solito inciuccio clericale all'italiana SIG!

Nessun commento: