La vita del
viaggiatore, almeno di quello che cerca posti nuovi e forti emozioni,
è sovente carica di ricordi anche per gli imprevisti che si
affacciano durante il viaggio. Tante sono quelle attivazioni che ti
fanno rivalutare piani e spese, la mancanza di persone oppure la
ricerca di un contatto disperso, il mezzo di trasporto scomparso e
l'acquazzone imprevista.
E che dire degli
incontro non previsti che ti rivoluzionano il viaggio?
Nella mia pochezza
di esperienze di viaggio, ho sempre reagito con spirito di
adattamento a tutto quanto poteva avvenire in itinere, spesso godendo
degli imprevisti. Con la mia compagna abbiamo coniato il motto che i
posti migliori si scoprono sbagliando strada. Lontano da me qualsiasi
diavoleria e app che indica quanti passi devi fare, al rogo il
camminare con il telefonino in mano e peggio ancora con navigatori
con tanto di voce da imbecille preregistrata.
Viaggiare vuol dire
scoprire, vuol dire vivere attimo per attimo, al massimo posso
accettare un itinerario studiato con Google maps, ma poi tutto
rigorosamente in presa diretta!
Veniamo al dunque
del mio problema che genera questo post, il 12 dicembre 2014 avevo un volo
internazionale che mi doveva riportare in Italia con vettore RYANAIR.
Tale compagnia, in modo formale, mi comunica due giorni prima che il
volo veniva cancellato per cause di forza maggiore. Al momento non
avevo accesso alla rete, per cui mi accontento della notizia via SMS,
quindi mi organizzo per avere accesso alle rete e scoprire, il
giorno dopo, che l'Italia veniva totalmente paralizzata in tutte le
sue risorse di trasporto, sia interne che verso l'estero!
Uno avvenimento
sciagurato che ben rappresenta il delirio di onnipotenza del
sindacato italiano. Ma non voglio perdere tempo a parlare del
sindacato italiano, a cui comunque va la mia profonda disistima.
Fortuna vuole che mi
trovavo in Germania, nonostante la totale impossibilità di arrivare
in Italia con qualsiasi mezzo, per la citata paralisi dei trasporti,
con una settimana di viaggio che ci aveva stancato, e la bambina con
la febbre per un inizio di influenza stagionale.
All'inizio ho avuto
rabbia, poi rassegnazione, ed infine speranza e certezza grazie
all'organizzazione in primis del servizio assistenza di
RYANAIR, e poi alla perfetta e sincrona gestione delle autorità
aeroportuali tedesche.
In buona sostanza,
ho prima tentato in rete un approccio con varie autorità italiane,
totalmente inutile visto che non mi hanno considerato neanche con una
ricevuta di risposta alle mail. Poi mi sono affidato alla gestione
irlandese e tedesca della crisi, che hanno dimostrato una efficienza
ed una umanità eccezionali.
I tedeschi mi hanno
messo nelle condizioni di attendere il volo successivo (dopo due
giorni) mettendomi a disposizione una organizzazione che mi ha
aiutato ad individuare istantaneamente una soluzione pratica ed
efficace, visto anche lo stato di salute della bambina.
RYANAIR è
ammirevole per la disponibilità del proprio servizio assistenza a terra, che
ha pianificato un volo alternativo, mi ha spesato il pernotto già
individuato dei tedeschi, ed infine con due sole email ed una format
(precompilato da loro!) mi hanno rimborsato le spese di taxi e cibo.
Ovviamente si potrà
dedurre che stiamo parlando di procedure ovvie e standardizzate che
tutte le compagnia ed autorità aeroportuali attuano in tali
casistiche, ma quello che voglio evidenziare è quel fattore umano di
ascolto e di cortesia che in Italia non avevo mai visto.
Non mi lamento per
esterofilia preconcetta, ma per una infinita serie di disservizi
occorsi con i principali operatori aeronavali negli
scali nazionali, dove mi sono sempre ritrovato a fare file
chilometriche per parlare con un operatore scoglionato, incapace ed
arrogante e totalmente abietto qualora l'interlocutore parlasse
l'inglese, che mi liquidava con un “non posso fare nulla in quanto
non dipende da me” oppure, peggio, rimandandomi ad improbabili numeri verdi
dallo squillo infinito ed a cui nessuno avrebbe mai dato risposta.
Ma perché è così
difficile essere gentili ed onesti quanto il viaggiatore inguaiato ti
si presenta con il sudore in fronte? Cosa costa offrire un sorriso ed
una risposta sensata e ragionata?
Non lo capisco.
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