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mercoledì 20 luglio 2011

sotto controllo globale - il cyberpanico


La moderna tecnologia tende a portarci al sollazzo fisico, tutto è predisposto affinché qualcosa avvenga nel nostro preminente interesse causandoci il minimo sforzo psicofisico, questa potrebbe essere una massima sui nuovi sistemi infotelematici a nostra disposizione.

Ma siamo sicuri che questa sia veramente la felicità?

Il cittadino medio passa molte ore al computer, a casa ed a lavoro, comunica con messaggi e chat nei social network, invia e riceve email con dati, notizie, fotografie. Poi comunica al cellulare con amici amanti e colleghi, utilizza il navigatore per muoversi in strada, acquista i principali oggetti in rete, gestisce le proprie finanze ed i propri investimenti sempre in rete.

E questo è un piccolo esempio di come la nostra vita sia totalmente dipendente dalla tecnologia avanzata, di come la nostra raccolta di informazioni personali e sensibili sia totalmente condivisa con una serie di sistemi remoti di cui poco ci è noto.

Siamo agganciati a reti, provider, memorie di massa, celle telefoniche, reti wifi, e tutto senza che abbiamo una minima conoscenza e competenza su quanto e con che cosa condividiamo la nostra normale giornata. La vita privata, come quel famoso spazio intimo tanto caro agli psicologi, in cui ancora crediamo di avere il controllo della situazione.

Ora, a riflettere su quanto sopra detto, evitando visioni ansiose e autolesioniste, è evidente che basta leggere un articolo di cronaca, oppure vedere un serial poliziesco in tv, o meglio leggere uno dei vari documenti che girano in rete sulla privacy, per capire come di fatto ognuno di noi è nella condizione di poter essere continuamente spiato. Forse il termine monitorato appare meno invasivo, ma questa è una base di partenza su futuri ragionamenti su questo tema.

Immaginate di vivere in casa vostra, parlare con i vostri cari, leggere un libro, stare nudi in camera da letto, ed avere sempre almeno dieci persone che vi osservano e vi fotografano, vi filmano, vi registrano. E' normale?

Ovviamente non state in un patetico reality show!

Il vostro telefonino comunica e mantiene nel tempo l'esatta collocazione in cui siete stati per lungo tempo, registra le vostre conversazioni, se avete Apple indicherà pure che strade avete percorso a piedi negli ultimi mesi e chi vi stava vicino. Non solo, con poca tecnologia diventa un microfono ambientale a distanza, un banale virus potrà rilanciare i vostri SMS.

Il computer è il regno incontrastato della violazione alla vostra libertà. Tutti i principali siti tracciano i vostri collegamenti, cosa leggete e scaricate, cosa scrivete. Una miriade di troian, back door, malware etc. vi renderanno la vita difficile per carpire vostri dati personali, ma per fortuna esistono gli antivirus. Avete idea di cosa tutto leggono e registrano gli antivirus? Di quante sono le piatteforme di condivisione dei dati esistenti al mondo usate da virus ed antivirus?

I social network, i blog, sono una finestra sul mondo, oggi le principali fonti investigative governative e private fanno apprezzamenti informativi sulla gente utilizzando questi sistemi, e se guardate bene su ognuno di voi si potrà sapete tutto leggendo Facebook o Twitter. Ma non solo su di voi, ad incrocio sui vostri conoscenti, sulle abitudini, sul vostro territorio, sui vostri familiari.

Direte ma chi se ne frega, ogni settimana cancello i messaggi e ho disabilitato i cookie. Cavolate, il transito dei dati coinvolge una infinità di passaggi e vettori in grado di memorizzare e tracciare il tutto, ovviamente a vostra insaputa. Direte ma io sul pc faccio la cancellazione sicura, e uso solo la pennetta USB! Risposta? AHAHAHHAAH

E che dire di tante altre cavolate che utilizzano strutture GSM, wifi, wireless, tipo navigatori, allarmi domestici, videocamere, sorveglia bambini etc.! Di nuovo una miriade di informazioni che si perdono nell'etere.

Se siete curiosi, andate a verificare il funzionamento di Echelon, rimarrete stupefatti. Eppure è un sistema vecchio come la macchina a vapore, sviluppato subito dopo la 2^ guerra mondiale.

Se siete appassionati potete vedere come gli States abbiano già creato una struttura di crisi e di controllo globale di internet, gestita con metodo militare, in grado di monitorare la rete continuamente e prevenire una cyber guerra, ovvero magari promuoverla in difesa degli interessi nazionali. In molti stati democratici la scansione di internet e telefonia mobile sta diventando normale routine, non necessariamente collegata immediatamente ad una azione di polizia giudiziaria. E poi, fin quando lo strumento è in mano ad un tutore della legge, poco male. Ma esiste la cyber pirateria, i controlli con finalità commerciale, lo spionaggio industriale etc.

Quanta gente si fa i fatti vostri, e tutto ovviamente nel vostro interesse per aiutarvi e cautelarvi, e farvi stare comodi nel vostro piccolo divano.

Panico? Ma no, in fondo sono cose che noi tutti sappiamo, solo che prese nel loro potenziale complessivo danno una misura della capacità invasiva.

Come comportarsi? Semplice, re-imparate a parlare con le persone, date priorità al dialogo diretto e non solo ai messaggini. Sfruttate quella straordinaria potenzialità che ci distingue dal mondo animale a quattro zampe, ovvero uscite dal guscio e comunicate con gli altri, mettetevi in gioco senza nascondervi dietro una tastiera.

Gestite il conto bancario andando a visitare il vostro operatore di fiducia e fatevi offrire un sorriso ed un consiglio che il monitor non potrà dare, prima di comprare le scarpe su Ebay fate un giro in centro, magari non trovate le scarpe ma vi godete la vista di una graziosa venditrice.

Inoltre non date tutto voi stessi in rete, mantenete un contegno come parlaste con una persona appena conosciuta in treno. Le identità in rete sono certe come è certo che domani sarete baciati dalla fortuna con un biglietto della lotteria.

Se avete intenzioni di fare cazzate in rete o con il cellulare, tradimenti, furti, minacce oppure altri atti delittuosi, non state a farvi prendere dall'ansia di essere beccati, siatene certi!

Siamo quindi vittime di un “grande orecchio” che ci spia? Direte ma chi se ne frega, io non ho nulla da nascondere. Va bene, ma ne siete proprio sicuri? Sicuri sicuri?

E se anche siete vicini allo stato di grazia, ma davvero non vi da fastidio stare a fare la cacca nella tazza del bagno a porte chiuse, con di fronte uno sconosciuto seduto che vi osserva?


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